Il ciclo litogenetico

La formazione delle rocce avviene all’interno di un ciclo litogenetico che si articola secondo tre processi:

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Processo magmatico

Il magma generato al livello della base del LID, nella parte superiore della astenosfera, risale nella crosta e raggiunge la superficie formando delle camere (camere magmatiche) dalle quali, attraverso dei condotti (condotti vulcanici) giunge fino alla superficie dando origine ai corpi vulcanici ed a tutte le manifestazioni connesse. In questo modo, attraverso il rapido raffreddamento del magma fuoriuscito (lava), oppure, attraverso l’eruzione più o meno esplosiva del materiale magmatico, vengono formate le rocce magmatiche effusive e le rocce piroclastiche (tufi e ignimbriti). Altre volte il magma risale ma non raggiunge la superficie e quindi cristallizza assai lentamente all’interno della crosta terrestre. Vengono così formate le rocce magmatiche intrusive.

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Processo sedimentario

Quando le rocce magmatiche vengono sottoposte agli agenti atmosferici e vengono in contatto con la biosfera, sono soggetti a dei processi definiti complessivamente processi erosivi:

a) processi fisici e meccanici dovuti alla gravità o all’azione dinamica di acqua, vento e ghiaccio (fratturazione indotta, esfoliazione, reptazione e  dilavamento, erosione idrica e criodinamica, deflazione) e alla degradazione meteorica (abrasione e corrasione, esarazione, crioclastismo, termoclastismo, aloclastismo, idroclastismo, idratazione minerale, bioclastismo e bioturbazione) operati da acqua, vento, ghiaccio, escursione termica e umidità

b) processi chimici di alterazione attraverso  (dissoluzione e lisciviazione, idratazione, ossidazione e riduzione, carbonatazione, idrolisi)

b) processi di alterazione biologica meccanica (bioturbazione, bioclastismo) o biochimica (chelazione)

I prodotti dell’erosione vengono poi trasportati meccanicamenteo disciolti in soluzione fino alla loro deposizione. Il sedimento costituisce il terreno, ossia il materiale eroso semplicemente deposto. Una volta deposto il materiale comincia a subire ulteriori cambiamenti anche a causa della sostanza organica proveniente dagli organismi viventi, poi comincia il seppellimento, dove viene liberata tutta l’acqua e la sostanza organica e quindi inizia la diagenesi che termina con la litificazione, che può avvenire per compattazione o cementazione, nella quale vengono formate le rocce sedimentarie.

La parte trasportata in soluzione può precipitare in zone diverse da quelle in cui è avvenuta la dissoluzione per mutate condizioni fisiche e chimiche, in particolare per variazioni di T e P, del potenziale di ossidoriduzione o del chimismo dell’acqua (es. ph).

Possiamo distinguere quindi 4 fasi principali di tale processo:

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Processo metamorfico

Una volta create le rocce possono subire dei cambiamenti a causa delle mutate condizioni fisiche dell’ambiente in cui si sono formate. Gli atomi presenti nella roccia originaria si riorganizzeranno a formare specie mineralogiche diverse capaci di sopportare le mutate condizioni di P e/o T (processo metamorfico). Queste due grandezze termodinamiche determinano il grado di metamorfismo di una roccia. A volte in questo processo di trasformazione può prevalerne una rispetto all’altra oppure possono intervenire insieme. Questi cambiamenti portano quindi alla formazione di rocce metamorfiche.
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Processi di rifusione

Le rocce metamorfiche possono essere riportate in superficie da movimenti tettonici e dall’erosione delle rocce deposte sopra di esse, oppure, per processi di rifusione, ritornare nella fase magmatica.

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Geologo dal 2000, fondatore e coordinatore del portale Manualedelgeologo.it. Laureato in Scienze geologiche presso l'Università La Sapienza di Roma con tesi in Geochimica su "Studio sperimentale di alcuni aspetti della geochimica elementare ed isotopica dell'iridio. Applicazioni sull'anomalia di iridio negli strati del limite cretacico terziario"

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