SEZIONE IN COSTRUZIONE

Il riconoscimento macroscopico delle rocce è di fondamentale nella pratica del geologo, in particolare nel rilevamento di campagna nel quale vengono utilizzati gli stessi strumenti di indagine di quelli utilizzati per il riconoscimento dei minerali e una chiave dicotomica di riconoscimento (VAI SUBITO ALLA CHIAVE DICOTOMICA).

Il punto di partenza per il riconoscimento macroscopico delle rocce si basa sull’osservazione della loro struttura e tessitura anche con l’aiuto du semplici strumenti di campagna (es. con una lente di ingrandimento 10X). E’ essenziale inoltre tener conto delle conoscenze in materia di riconoscimento macroscopico dei minerali poichè ciascun tipo di roccia avrà il suo bouquet di minerali. (vai al riconoscimento macroscopico delle rocce)

II riconoscimento di struttura e tessitura di una roccia dipende dalla scala di osservazione e dai metodi di studio. La discriminazione fra tipi di rocce simili (es. calcare o dolomia) si basa sull’individuazione delle caratteristiche dei minerali che le compongono e spesso sono necessarie analisi più approfondite che utilizzano la microscopia ottica, la scansione elettronica, i metodi a RX, ecc.. Anche per quanto riguarda terreni e suoli è importante valutarne le differenti caratteristiche in laboratorio (vai al riconoscimento in laboratorio di rocce, terreni e suoli)

Il riconoscimento di una roccia, pur essendo basato sul riconoscimento macro e microscopico dei minerali che la compongono, è un procedimento che deve portare alla individuazione di altre sue informazioni come giacitura e genesi.

E’ anche possibile effettuare un riconoscimento macroscopico di terreni e suoli. In primo luogo va determinato il tipo di materiale parentale dal quale presumibilmente è derivato il suolo. Se si ritiene il suolo derivato da un substrato roccioso, si identifica il materiale parentale come:

  • detrito in posto (prodotto di alterazione prevalentemente fisica del substrato)
  • saprolite (prodotto di alterazione prevalentemente chimica)
  • residuo (ovvero non appartenente a nessuno dei due casi precedenti)

I vari tipi di terreno e quindi i depositi incoerenti, possono essere identificati macroscopicamente innanzi tutto attraverso granulometria, morfologia dei granuli ed ambiente e modalità di formazione (vai al riconoscimento di terreni e suoli)


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Caratteristiche macroscopiche delle rocce

Normalmente le rocce possono essere riconosciute macroscopicamente e classificate in base ai seguenti criteri fondamentali:

Altre caratteristiche, rilevabili a questa scala, però in campioni non alterati,  sempre collegate alla natura dei minerali che compongono ciascun tipo di roccia sono:


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Struttura e tessitura

In certi casi possono essere definite ad occhio nudo o con l’aiuto di una lente di ingrandimento (ad esempio 10X).

Nel riconoscimento macroscopico possiamo distinguere fra:


Riconoscimento macroscopico di tessiture ignee

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Tessiture di rocce effusive

Riconoscimento per tessitura oloialina (OL)

Presentano questa tessitura rocce costituite interamente da vetro vulcanico. Possiedono questo tipo di tessitura le comuni ossidiane.

Riconoscimento per tessitura perlitica (PE)

Il vetro vulcanico lungo le fessure si idrata, si espande e forma fratture concentriche.

Riconoscimento per tessitura vitrofirica (VIT)

Hanno questa tessitura le rocce vulcaniche che presentano dei fenocristalli immersi in una pasta di fondo vetrosa

Riconoscimento per tessiture porfiriche effusive (POR)

Comprende fenocristalli immersi in una pasta di fondo di cristalli molto più piccoli o di microcristalli e/o vetro. Si possono riconoscere tre diversi tipi di tessiture porfiriche:

  • tessitura porfirica afanitica (PAF)
  • tessitura porfirica afirica (PAFR)
  • tessitura porfirica faneritica

Riconoscimento per tessitura porfirica afanitica (PAF)

Questo tipo di tessitura si riconosce quando la roccia ha nel complesso una grana finissima, microcristallina o criptocristallina. Si riconoscono soltanto pochissimi fenocristalli.

Basalto afanitico

Riconoscimento per tessitura porfirica afirica (PAFR)

Una roccia si dice avente tessitura afirica se non contiene fenocristalli.

Tessitura ipocristallina (IP)

Le rocce vulcaniche a tessitura ipocristallina sono rocce porfiriche o afiriche in cui la pasta di fondo è costituita da vetro in proporzioni assai variabili (fino al 70-80%).

Altre particolari tessiture porfiriche

Tessitura glomeroporfirica

I fenocristalli (non necessariamente dello stesso minerale) sono raggruppati in aggregati chiamati glomeruli. Questa tessitura è comune in rocce femiche (basalti e andesiti basaltiche) dove i fenocristalli sono rappresentati da plagioclasio e pirosseno.

Tessitura spinifex (SPX)

Da James St. John.

In questa particolare tessitura si possono notare cristalli scheletrici, lamellari o appiattiti, di olivina e/o pirosseno che formano fasci subparalleli che si incrociano in una pasta di fondo fine di vetro vulcanico devetrificato. Questa tessitura è tipica delle komatiti.

Tessitura ofitica

E’ tipica della diabase. Ha una tessitura olocristallina di composizione gabbrica ma con una grana molto più fine. Appare come il negativo di un granito.

Riconoscimento per strutture di rocce piroclastiche

Struttura vescicolare/scoriacea/pomicea (VSC)

La struttura di una roccia piroclastica può essere vescicolare quando contiene piccole cavità (vescicole) generate da bolle gassose contenute nel magma. E’ tipica di pomici e rocce effusive acide con lava viscosa che tende a trattenere maggiormente i gas durante il raffreddamento.

Basalto vescicolare

E’ detta semplicemente vescicolare quando le vescicole sono isolate ed inferiori al 50% del volume totale, scoriacea  (VSC-S) se le vescicole superano il 50% del volume, infine viene detta pomicea  (VSC-P) se la roccia è fortemente vescicolata.

Riconoscimento per tessiture effusive particolari

Tessitura amigdaloide

Basalto amigdaloide

Le vescicole sono riempite da mineralizzazioni secondarie. Spesso le amigdale sono riempite da calcite.

Tessitura eutassitica

Subito dopo la deposizione, il loro stesso peso e le condizioni di HT deformano i piroclasti  che assumono una forma allungata e appiattita (flares). Questi possono essere sia orizzontali che verticali. E’ una tessitura tipica delle ignimbriti.

Tessitura eutassitica

*** sezione in costruzione ***

Riconoscimento macroscopico di tessiture intrusive

Tessitura faneritica o granulare (F)

La tessitura faneritica, come descritto nella sezione dedicata a tessitura e struttura delle rocce, è propria di una roccia avente cristalli visibili e ben formati. Ad occhio nudo o con una lente 10X, poi, con un’osservazione accurata è possibile distinguere se una roccia faneritica sia equigranulare/inequigranulare oppure seriata/porfirica

Tessitura olocristallina (IP)

Le rocce a tessitura olocristallina sono rocce costituite interamente da cristalli  E’ una tessitura tipica delle rocce magmatiche intrusive.

Gabbro anfibolico (da Atlante di petrografia www.atlantepetro.unito.it)

Riconoscimento macroscopico per tessiture ipoabissali

Tessitura aplitica

Si tratta di una tessitura tipica di una roccia olocristallina equigranulare dove prevale la presenza di minerali sialici rispetto a quelli femici con granuli Ø = 1 ÷ 5 mm. Potremo dire che le rocce con questa tessitura sono dei graniti “puliti”.

Aplite (da A. Motttana, Minerali e Rocce)

Tessitura pegmatitica

Questa tessitura olocristallina inequigranulare è caratterizzata da diversi cristalli con Ø > 3 mm, spesso di tormalina e muscovite.

Pegmatite (da www.atlantepetro.unito.it)

Riconoscimento per tessiture e strutture intrusive particolari

Tessitura rapakivi (RK)

Si tratta di una tessitura tipica di alcuni graniti inequigranulari o porfirici. Si possono vedere in questa tessitura grossi cristalli di K-feldspato circondati da una corona di cristalli più piccoli di plagioclasio.

Granito con tessitura rapakivi

Tessitura grafica (GRAPH)

I cristalli di quarzo sono ad angolo o a forma di gancio. La roccia ricorda i caratteri cuneiformi.

Granito con tessitura grafica  (immagine da www.alexstrekeisen.it)

Tessitura di flusso 

La tessitura di flusso è evidenziata dalla disposizione pressoché planare dei costituenti femici.

Tessitura di flusso in tonalite (immagine da www.alexstrekeisen.it)

Tessiture di sinneusis 

In questa particolare tessitura si rinvengono nelle rocce, più spesso granitiche, dei mega cristalli

Tessitura tipo sinneusis in granodiorite (da www.atlantepetro.unito.it)

Struttura harristica 

In questa particolare tessitura si rinvengono strutture di rapida crescita dei minerali

Tessitura di tipo harristica in troctollite – Plagioclasio in olivina (da www.atlantepetro.unito.it)

Struttura a layering

Si formano delle strutture a strati per diversità composizionale oppure per cumulo

Layering composizionale in gabbro (da www.atlantepetro.unito.it)

Strutture di chilled margins

Questo tipo di strutture dovute a rapido raffreddamento si formano al margine di masse granitiche intruse da filoni a pasta di fondo vetrosa. Si osserva una tessitura laminata del granito al contatto con il porfido.

Tessitura di tipo chilled margins (da www.atlantepetro.unito.it)

Strutture a xenoliti

Sono strutture contenenti xenoliti ovvero frammenti di rocce inglobate da intrusioni o strappati dal magma in risalita dalle pareti dei condotti vulcanici.

Xenoliti in basalto (da AGU blogosphere)

Strutture con inclusioni

Si tratta di tessiture che presentano inclusioni a diversa composizione. Si possono avere inclusioni anche di vere e proprie rocce metamorfiche.

Tessitura con inclusioni femiche in granodiorite (da www.atlantepetro.unito.it)

Tessiture con enallogeni

Si tratta di rocce con inclusi di precedente formazione, per esempio metamorfiti

Incluso enallogeno in tonalite (da www.atlantepetro.unito.it)

Tessiture con trasformazioni deuteriche

Si tratta di tessiture con inclusi rotondeggianti (noduli di concentrazione), circondati da un sottile alone sialico chiaro privo di femici (spesso costituiti da tormalina)

Tessiture a foliazione secondaria

Si tratta di rocce trasformate nella tessitura da deformazioni di origine tettonica.


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Riconoscimento macroscopico di tessiture sedimentarie

Le principali tessiture delle rocce sedimentarie sono:

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Riconoscimento macroscopico per tessiture clastiche

Per quanto riguarda le rocce sedimentarie secondarie, secondo la definizione data in questo manuale, bisogna come sempre considerare queste come costituite da:

  • matrice (M)
  • scheletro (SCH)
  • cemento (CM)

La M, nel riconoscimento macroscopico si considera costituita da clasti non riconoscibili ad occhio nudo delle dimensioni granulometriche di un’argilla o silt. Questi clasti possono anche essere microscopici clasti organogeni.

Lo SCH è costituito da clasti di dimensioni granulometriche di sabbia o ghiaia.

Se lo SCH è costituito da clasti di uguale natura abbiamo le tessiture oligomittiche, mentre se sono costituiti da clasti di diversa natura abbiamo le tessiture polimittiche.

Il CM,  può essere micro o cripto-cristallino (se di matura calcarea) o amorfo (se di natura silicea) oppure macrocristallino. In quest’ultimo caso si parlerà di tessitura sparitica.

Possiamo stabilire nel riconoscimento macroscopico una prima distinzione fra rocce sedimentarie clasto-sostenute o fango-sostenute dato che il nostro riconoscimento iniziale sarà soprattutto di tipo tessiturale.

Riconoscimento per tessiture clasto-sostenute (TCS)

Tessiture clasto-sostenute (o grano-sostenute) (M non carbonatica, SCH non carbonatico)

Possiedono questo tipo di tessitura le rocce i cui clasti, non carbonatici, che compongono lo scheletro (SCH) sono dominanti sulla matrice (M)(M>50%);

  • se M<15% siamo di fronte ad una tessitura tipica degli orto-conglomerati o delle arenarie 
  • se i clasti dello scheletro sono arrotondati siamo di fronte a tessiture tipiche di particolari conglomerati chiamati puddinghe (ndr nome ormai caduto in disuso a cui oggi si preferisce quello di conglomerato). Se invece i clasti sono scagliosi ci troviamo di fronte ad una tessitura tipica di brecce. 

Spesso il cemento di queste rocce è costituito da silice amorfa.

Hanno questa tessitura sia i conglomerati pelitici o arenacei  sia arenarie conglomeratiche o pelitiche.

Conglomerato ghiaioso-arenaceo

Tessiture clasto-sostenute intra/bio-clastiche, oo-litiche, a pellets 

Tessiture clasto-sostenute intraclastiche (M carbonatica, SCH carbonatica)

Hanno questo tipo di tessitura le rocce la cui M< 50% e lo SCH costituito da granuli carbonatici di origine non organogena ovvero una percentuale di intraclasti superiore al 25%.

Cacare intraclastico

Tessiture clasto-sostenute micritiche/sparitiche (o intra-micritiche/intra-sparitiche) (TCS-MIC/SPAR)

Se il cemento carbonatico è in prevalenza microcristallino si parla di tessiture micritiche se viceversa sono riconoscibili ed i cristalli di calcite visibili ad occhio nudo o con l’aiuto di una lente 10X si parla di tessiture sparitiche.

Tessiture clasto-sostenute oolitiche (TCS)

Questa tessitura presenta i corpi composti da veli concentrici di carbonato di calcio a sezione ovale o ellissoidale disposti da veli concentrici di carbonato di calcio (CaCO3) deposti intorno ad un nucleo, costituito da un corpuscolo detritico di natura terrigena o carbonatica (ooliti) oppure biogenica (un frammento o un microfossile) (biooliti).

Tessiture clasto-sostenute assiolitiche (TCS-ASS)

Hanno questa particolare tessitura quelle rocce che pur essendosi formate con le stesse modalità delle ooliti presentano le particelle cristalline che costituiscono il nucleo allungate lungo un asse.

Tessiture clasto-sostenute bioclastiche (M carbonatica, SCH carbonatica organogena) (TCS-BIO)

Come le precedenti ma con i granuli dello SCH origine organogena.

Calcare “Lumachella”

 

Tessiture clasto-sostenute bio-micritiche/bio-sparitiche 

Come le precedenti TCS-MIC/SPAR ma con i clasti dello SCH origine organogena.

Tessiture clasto sostenute pel-micritiche/pel-sparitiche

Come le precedenti ma con i corpi dello scheletro sono costituiti da pellets.

Tessiture clasto sostenute bio-pelmicritiche/bio-pelsparitiche

In queste rocce sono presenti nello scheletro sia clasti organogeni che pellets.

Tessiture clasto sostenute arenacee

Si tratta di rocce clasto-sostenute dove i clasti dello scheletro sono tutti delle dimensioni di una sabbia.

Riconoscimento di tessiture di arcose

0 < M < 15%

Riconoscimento di tessiture di arenarie

M ∼ 15%

Riconoscimento di grovacche o subgrovacche

15 < M < 75%

Riconoscimento per tessiture fango-sostenute (TFS)

Tessiture fango-sostenute (o grano-sostenute) (M non carbonatica, SCH non carbonatico)

Possiedono questo tipo di tessitura le rocce la cui matrice, è dominante sui clasti che compongono lo scheletro (M>50%)

  • se M>75% siamo di fronte ad una tessitura tipica dei para-conglomerati
  • per quanto riguarda la forma dei clasti valgono le stesse considerazioni fatte per i TCS)
  • il cemento è spesso costituito da silice amorfa.

Hanno questa tessitura argilliti conglomeratiche ed argilliti arenacee.

Para-conglomerato

Tessiture fango-sostenute intra/bioclastiche (TFS-INT/BIO)

Tessiture fango-sostenute intraclastiche (M carbonatica, SCH carbonatica) (TFS-INT)

Hanno questo tipo di tessitura le rocce la cui M> 50% e lo SCH costituito da granuli carbonatici di origine non organogena ovvero una percentuale di intraclasti superiore al 25%.

Tessiture fango-sostenute micritiche/sparitiche (o intra-micritiche/intra-sparitiche) (TFS-MIC/SPAR)

Valgono le stesse considerazioni fatte per le TCS-MIC/SPARS

Micrite intraclastica

Tessiture fango-sostenute bio/oolitiche (TFS-BIO/OOL)

Valgono le stesse considerazioni fatte per le TCS-BIO/OOL

Tessiture fango sostenute assiolitiche

Valgono le stesse considerazioni fatte per le TCS-ASS.

Tessiture fango-sostenute bioclastiche (M carbonatica, SCH carbonatica organogena)

Come le precedenti TFS-INT ma con i granuli dello SCH origine organogena.

 

Tessiture fango-sostenute biomicritiche/biosparitiche 

Come le precedenti TFS-MIC/SPAR ma con i clasti dello SCH origine organogena.

Biomicrite
Schema di tessitura biosparitica

Tessiture fango sostenute pelmicritiche/pelsparitiche

Come le precedenti ma con i corpi dello scheletro costituiti da pellets.

Schema di tessiture pelsparitiche (a sinistra) e pelmicritiche (a destra)

Tessiture fango sostenute biopelmicritiche/biopelsparitiche

In queste rocce sono presenti nello scheletro sia clasti organogeni che pellets.


Riconoscimento per tessiture massicce clastiche

Assenza quasi totale di scheletro (1%<SCH<10%) e cemento microcristallino o amorfo. Non è possibile con la sola osservazione macroscopica distinguere fra le seguenti tessiture.  Occorre passare a diverso tipo di saggio se si vuole discriminare far le varie tessiture massicce per via macroscopica. Possono presentare fratture suturate con cristallizzazioni carbonatiche o silicee.

Tessitura argillitica

Quando la roccia è interamente costituita da argilla (argilliti) e quindi non carbonatica. A volte può essere stratificata per le caratteristiche dei minerali delle argille che tendono ad appiattirsi per effetto della pressione. Hanno M>75%.

Argillite stratificata

Tessitura marnosa

Non c’è sostanziale differenza rispetto alla tessitura argillitica poichè a variare è solamente la componente carbonatica. Le rocce marnose tuttavia tendono a possedere più stratificazioni a causa di variazioni nella componente argillosa fra un evento deposizionale e l’altro.

Tessiture micritiche (SCH < 10%)

Hanno questa tessitura rocce di natura carbonatica, interamente costituite da fango carbonatico. Questa tessitura può presentare bande per differenza di composizione dovuta principalmente a piccole variazioni nella componente argillosa.

Tessitura dismicritica

E’ una tessitura fango-sostenuta ma dove si possono riconoscere ricristallizzazioni di carbonato di calcio.

Tessitura radiolaritica 

Questa tessitura, tipica di rocce massicce a radiolari, è riconoscibile soltanto al microscopio (vedi riconoscimento macroscopico dei minerali). Le radiolariti hanno un colore molto variabile anche se le varietà verdi e rosse sono le più comuni. Le varietà rosse sono dovute alla presenza di ferro ossidato, mentre quelle verdi si sono formate in condizioni riducenti. Questa tessitura può presentare bande a diversa colorazione visibili ad occhio nudo per diversa composizione chimica della matrice.

Tessitura dolo-micritica

Come la tessitura micritica ma con la presenza nella roccia di dolomia primaria. Anche questa tessitura può presentare bande per differenza di composizione.

Tessitura biolititica

Quando la roccia è una bioerma o una biostroma indisturbata. Presenta in questo caso la traccia degli organismi che l’hanno creata.

Tessitura biocostruita

Deriva dall’azione costruttrice o fissatrice del sedimento da parte di organismi.

Riconoscimento per altre tessiture massive

Queste tessiture appartengono a rocce originate per biocostruzione diretta da parte di  Alghe e Briozoi, Coralli, ecc. e quindi sono tipiche dei calcari di scogliera

Tessiture per riconoscimento di Floatstones

Si tratta di una particolare tessitura fango-sostenuta dove oltre il 10% di granuli biocostruiti ha ∅ > 2 mm ed i componenti originari non sono legati insieme nella biocostruzione

Riconoscimento di Rudstones 

Si tratta di tessiture clasto sostenute da granuli biocostruiti con ∅ > 2 mm dove i componenti originari non sono legati assieme nella biocostruzione.

Tessiture per riconoscimento di Bafflestone

Hanno questa tessitura alcuni calcari i cui componenti originari sono cementati assieme durante la deposizione da organismi che deviando il sedimento ai loro lati hanno causato un forte accumulo attorno a loro.

Tessiture per riconoscimento di Bindstone

Si tratta di bioerme costruite e cementate totalmente da organismi di tipo incrostante.

Tessiture per riconoscimento di framestone

Si tratta di una struttura calcarea costruita e cementata da organismi che producevano una struttura o scheletro rigido.

Strutture carbonatiche massive (Dunham 1962, Embry e Klovan 1971, Insalaco, 1991)

Riconoscimento per tessiture di rocce non clastiche

Tessitura alabastrina

E’ una tessitura caratterizzata da bande orizzontali dovute a differenze composizionali. E’ tipica di alabastri calcarei, gessosi o silicei (onice o selce).

Alabastro gessoso (da www.geology.com)

Tessitura colonnare

E’ tipica degli speleotemi e si forma in condizioni di gocciolamento costante. Si possono notare in questa tessitura piccolissimi livelli paralleli orizzontali all’asse di sviluppo dello speleotema.

Tessitura colonnare

Tessiture travertinose

Sono caratterizzate da facies laminari compatte, formate da cristalli di calcite anche molto sviluppati (fino a decine di centimetri) e, in minor quantità, da lamine microcristalline, talvolta di derivazione biogenica, generalmente più porose.

Le condizioni ambientali di precipitazione del carbonato di calcio che forma il travertino ne condiziona l’aspetto.

Si riconoscono le seguenti facies:

Gli elementi base delle tessiture dei travertini sono rappresentati dalle incrostazioni,
che consentono di discriminare due grandi classi

  • travertini detritici
  • autoctoni.

Travertini detritici

Sono costituiti da granuli incrostati i quali costituiscono nell’insieme una caratteristica tessitura “clastica”. Questi granuli sono, di regola, frammenti di incrostazioni su supporto ai vegetali di vario tipo, di rado indicano una storia di trasporto estremamente lunga ad opera di correnti trattive (orientamento dei clasti, embricatura, ecc.), più spesso indicano accumuli quasi in posto e o a breve distanza dal luogo dell’incrostazione. I travertini detritici prendono nome di tubolari se l’incrostazione avviene su legnetti o clasti che indirizzano l’accrescimento verso una forma cilindrica.

Travertini autoctoni

Derivano da processi di incrostazione in situ. Si osservano in genere strutture vegetali (fitostrutture) nella loro posizione originaria.

Questa tessitura è caratterizzata dalla presenza di piccole cavità rispetto ad una matrice micro o criptocristallina che come nell’alabastro può presentare bande orizzontali dovute a differenze composizionali oppure contenere all’interno dei fossili se il travertino non è idrotermale

Tessitura tipica del travertino

Tessitura cariata

°°° sezione in costruzione °°°

Tessiture oolitiche

Si tratta di tessiture possedute da alcune rocce porose ferrifere ad ooliti, come ad esempio il ferro delle paludi depositato in acque lacustri, lagunari o marine a circolazione ristretta ad opera di batteri.

Ferro delle paludi (da Minerali e Rocce – A. Mottana)

Tessitura pisolitica

Nella tessitura si formano delle vere e proprie sferette (pisoli) per precipitazione di calcite o aragonite attorno ad un nucleo di quarzo o carbonati in acque calde agitate, probabilmente rotolando sul fondo durante l’accrescimento.

Calcare pisolitico (da Minerali e Rocce – A. Mottana)

Tessitura evaporitica

I cristalli dei minerali evaporitici sono ben formati ed anche di notevoli dimensioni. Spesso sono compenetrati minerali evaporitici diversi. Questa tessitura può essere caratterizzata da stratificazioni per differenza di composizione.

Roccia gessosa (da Minerali e Rocce – A. Mottana)

Tessiture saccaroidi di rocce di precipitazione chimica

Si presentano con questa tessitura particolare alcuni:

  • gessi
  • anidriti
  • calcari
  • dolomie
Dolomia saccaroide

Tessiture carboniose

Le rocce che possiedono questo tipo di tessitura hanno la consistenza dei carboni fossili, quindi molto fragili e scagliosi

Struttura torbosa

Nelle rocce con questo tipo di struttura si riconoscono ancora resti vegetali poco trasformati, mescolati a materiale detritico.

Torba (da Minerali e Rocce – A. Mottana)

Tessitura antracitica

E’ una tessitura tipica delle antraciti. Si presentano talora stratificate compatte ma molto fragili.

Antracite (da Minerali e Rocce – A. Mottana)

 


SEZIONE IN COSTRUZIONE

Riconoscimento per tessiture di rocce metamorfiche

Tessiture scistose

Queste tessiture sono caratterizzate da piani di scistosità più o meno evidenti o più o meno irregolari. Hanno questo tipo di tessitura

  • ardesie e filladi
    • con piani di scistosità regolari ed evidenti
    • con cristalli non visibili ad occhio nudo
Ardesia
  • scisti
    • con piani di scistosità irregolari
    • con cristalli visibili ad occhio nudo (1-2 mm)
  • gneiss
    • piani di scistosità irregolari o appena visibili
    • cristalli ben visibili > 2mm

Tessiture saccaroidi o granoblastiche

Sono tipiche di:

  • marmo
Marmo saccaroide
  • quarziti
  • hornfels
  • granuliti

Tessiture porfidoblastiche

  • serpentinite
  • marmi con silicati

Tessitura oficalcitica

Si tratta di una tessitura tipica delle oficalciti


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Riconoscimento macroscopico per associazione di minerali

Per ogni tipologia di roccia avremo associazioni di minerali caratteristiche:

  • associazioni di minerali caratteristiche di rocce magmatiche
  • associazioni di minerali caratteristiche di rocce sedimentarie
    • terrigene
    • carbonatiche o dolomitiche
    • marnose
    • organogene (silicee – diatomiti, selci e radiolariti, fosfatiche – fosforite, ferrose – ferro delle paludi, carboniose – torba antracite)
    • chimiche (di precipitazione – calcaree, gessose, silicee, manganesifere, evaporitiche)
  • associazioni di minerali caratteristiche di rocce metamorfiche:
    • fillade
    • argilloscisto
    • scisto
      • scisti verdi
      • scisti blu
    • gneiss
    • granofels
    • eclogite
    • marmo
    • quarzite
    • serpentinite
    • hornfels
    • migmatite

 

Associazioni di minerali caratteristiche di rocce magmatiche

Associazioni mineralogiche in rocce intrusive acide

Queste associazioni di minerali all’interno di rocce intrusive acide sono di più facile riconoscimento rispetto alle controparti effusive.

GRANITO A FELDSPATO ALCALINI: K-felspato (ortoclasio, microclino), quarzo (in ordine di abbondanza)

GRANITO: quarzo, k-feldspato, (ortoclasio, microclino), plagioclasio (albite-oligoclasio), biotite (in ordine di abbondanza)

GRANODIORITE: quarzo, plagioclasio (oligoclasio-andesina), k-feldpsato, biotite, anfibolo (orneblenda) (in ordine di abbondanza)

Associazioni mineralogiche in rocce intrusive intermedie 

SIENITE: K-feldspato, plagioclasio (andesina-labradorite), anfibolo (in ordine di abbondanza)

MONZONITE: K-feldspato, plagioclasio (labradorite), pirosseno (clinopirosseno) anfibolo (orneblenda) (in ordine di abbondanza)

DIORITE: plagioclasio (bytrownite-andesina), anfibolo (orneblenda) (in ordine di abbondanza)

TONALITE: plagioclasio (oligoclasio o andesina), quarzo (< 10%)  anfibolo (orneblenda) biotite (in ordine di abbondanza)

Associazione mineralogiche in rocce sottosature intrusive

ROCCE INTRUSIVE CON FOIDI: Sieniti alcalini, Monzoniti, Gabbri, Dioriti ma con la presenza di: nefelina o leucite

Associazioni mineralogiche in rocce basiche

GABBRO EUFOTIDE: plagioclasio (labradorite-bytrownite), pirosseno (clinopirosseno – diallagio) (in ordine di abbondanza)

GABBRO OLIVINICO: plagioclasio (labradorite-anortite), olivina, pirosseno (clinopirosseno – diallagio) (in ordine di abbondanza)

GABBRO A ORTOPIROSSENO; plagioclasio (med anortite, labradorite-bytrownite),  pirosseno (ortopirosseno e clinopirosseno – diallagio) (in ordine di abbondanza)

ANORTOSITE: plagioclasio (labradorite-bytrownite)  (in ordine di abbondanza)

ESSEXITE: plagioclasio (labradorite), ortoclasio, pirosseno (augite, titanaugite), biotite, anfibolo (in ordine di abbondanza)

Associazioni mineralogiche in rocce ultrabasiche 

Associazioni mineralogiche a caratterizzazione femica

DUNITE: olivina (in ordine di abbondanza)

ORTOPIROSSENITE – CLINOPIROSSENITE – WEBSTERITE : Pirosseni

LHERZOLITE WHERLITE; HERZBURGITE: olivina (>50%), pirosseni

ORNEBLENDITE (orneblenda)

Associazione mineralogiche ultrabasiche a caratterizzazione potassica o carbonatica

KIMBERLITI: olivina, flogopite piropo (in ordine di abbondanza)

GRIQUAITI: clinopirosseno (onfacite, diopside cromifero), granato, piropo (in ordine di abbondanza)

CARBONATITI: calcite o dolomite, natrolite – accessori: nefelina, flogopite, olivina, apatite, monazite, ecc..


Associazioni mineralogiche in rocce effusive

Le associazioni di minerali nelle rocce effusive possono riconosciute macroscopicamente solo quando i minerali sono ben visibili ad occhio nudo.

Associazioni mineralogiche in rocce effusive acide

RIOLITI ALCALINE:  feldspato alcalino (sanidino, anortoclasio, albite), quarzo, pirosseno monoclino sodico (egiranaugite), anfibolo sodico (riebeckite, arfevdsonite)

RIOLITE: quarzo, feldspato potassico (sanidino)

PORFIDO QUARZIFERO: quarzo, feldspato alcalino (sanidino, ortoclasio, albite), biotite

LATITE: feldspato alcalino (sanidino), plagioclasio (labradorite-andesite), augite, anfibolo (orneblenda bruna)

DACITE: plagioclasio (labradorite-oligoclasio), quarzo biotite, anfibolo (orneblenda bruna)

Note – Ossidiane e pomici sono costituite da solo vetro vulcanico.

Associazioni mineralogiche in rocce effusive intermedie

TRACHITE: feldspato alcalino (sanidino), plagioclasio (andesina-labradorite), biotite

ANDESITE: plagioclssio (labradorite-andesina), biotite

Riconoscimento per associazioni mineralogiche in rocce effusive basiche

BASALTO: plagioclasio (labradoritie-bytwonite), pirosseno (augite, pigeonite, iperstene)

Riconoscimento per associazioni mineralogiche in rocce effusive sottosature

TEFRITE: plagioclasio (labradoritie-bytwonite), clino-pirosseno (augite o aegirina) feldspatoidi (nefelina o leucite)

BASANITE:  plagioclasio (labradoritie-bytwonite),  clino-pirosseno (augite o aegirina), feldspatoidi (nefelina o leucite), olivina

FONOLITE: K-Feldspato (sanidino), nefelina, clino-pirosseno (aegirina) o anfibolo sodico (riebeckite o arfedsonite)

NEFELINITE: nefelina

LEUCITITE: leucite

Riconoscimento per associazioni mineralogiche in rocce effusive ultrabasiche

  • ROCCE ULTRAFEMICHE
    • MELILITITE: mellilite, augite (egirina), olivina

Associazioni mineralogiche in ipoabissaliti

  • PORFIDO GRANITICO:  K-Feldspato (ortoclasio, microclino), quarzo
  • GRANOFIRO: K-Feldspato (ortoclasio, microclino), quarzo
  • LAMPROFIRO: K-feldspato (ortoclasio), plagioclasio labradoritico, biotite
  • PORFIRITE DIORITICA: plagioclasio (andesina-labradorite), anfibolo (orneblenda) , biotite, quarzo
  • DIABASE: plagioclasio (labradorite-bytownite), clinopirosseno
  • PEGMATITE: quarzo, feldspato alcalino (ortoclasio, microclino, albite), mica (muscovite, biotite, lepidolite), tormalina (grana grossa)
  • APLITE: quarzo, feldspato alcalino (ortoclasio, microclino, albite), biotite, tormalina (grana grossa)

Associazioni di minerali caratteristiche di rocce metamorfiche

FACIES MILONITICA (LLMR)

  • MILONITE: variabile con clasti residui fratturati (cataclastica)

FACIES DELLE ZEOLITI (LMR)

  • SERPENTINA: serpentino (crisotilo, lizardite)
  • MARMO: calcite

FACIES DEGLI SCISTI (LMR)

  • TALCOSCISTO: talco

FACIES DEGLI SCISTI VERDI E DEGLI SCISTI (LMR) A GLAUCOFANE (MMR)

  • FILLADE: quarzo, sericite, clorite
  • MICASCISTO: quarzo, miche (biotite, muscovite, fengite, paragonite)
  • CALCESCISTO: calcite, miche (muscovite, fengite, paragonote), clorite, quarzo
  • ECLOGITE:  onfacite, granato, quarzo
  • SERPENTINITE: serpentino (antigorite, lizardite), magnetite
  • SCISTO A GLAUCOFANE: glaucofane, lawsonite
  • ANFIBOLITE EPIDOTICA: anfibolo (attinolite), plagioclasio (albite-oligoclasio), epidoto (clinozoisite, pistacite)
  • RODINGITE: clorite, granato (grossularia, andradite), pirosseno (dioside, fassaite)
  • PRASINITE: clorite, attinolite, albite, epidoto
  • CLORITOSCISTO: clorite

FACIES DELLE ANFIBOLITI (MMR-UMR)

GNEISS

  • GNEISS:  feldspato (microclino, microclino pertitico, albite o plagioclasi di varia composizione), mica (muscovite, fengite, biotite)

ANFIBOLITI

  • ANFIBOLITE: anfibolo (orneblenda, antofillite, cummingtonite), plagioclasio (andesina bytonwnite)

MIGMATITI

  • AGMATITE: quarzo, K-feldspato (microclino, ortoclasio, pertite), plagioclasio (albite-andesina), biotite (neosoma) – paleosoma (vedi gneiss o anfibolite)
  • NEBULITE: quarzo, K-feldspato (microclino, ortoclasio, pertite), plagioclasio (albite-andesina), biotite  )
  • ANATESSITE: quarzo K-fldspato (microclino, pertite), plagioclasio (oligoclasio-andesina), biotite
  • EMBRECHITE: quarzo, K-fldspato (microclino, pertite), plagioclasio (oligoclasio), biotite

FACIES DELLE GRANULITI (HMR)

  • MARMO: calcite
  • GRANULITE: K-feldspato (ortoclasio pertitico), plagioclasio antipertitico, quarzo, granato

FACIES DEGLI HORNFELS (HMR)

  • SCISTO MACCHIETTATO:  mica (muscovite, biotite), cordierite, andalusite (chastolite)
  • SKARN: calcite, pirosseno (dipside, henbergite, johannsenite, , iperstene), granato (andradite, almandino), solfuri (pirite, clacopirite, blenda), ossidi (magnesite)
  • CALCEFIRO: calcite, wollastonite, granato (grossularia, andradite), plagioclasio (labradortite-anortite), scapolite, monticellite, diopside, fassaite
  • CORNUBIANITI (o HORNFELS): andalusite, cordierite, sillimanite, biotite, K-feldspato

IN TUTTE LE FACIES METAMORFICHE

  • QUARZITE: quarzo

#

Riconoscimento delle rocce per colorazione dominante 

La colorazione d’insieme di una roccia va osservata su superfici il più possibile non alterate. I colori da osservare sono:

  • BIANCO

  ROCCE INTRUSIVE

    • GRANITO

ROCCE EFFUSIVE

    • RIOLITE (anche NERO (RIOLITI VETROSE))
    • TRACHITE (anche GRIGIO CHIARO, BRUNO CHIARO o VERDOGNOLO)
    • CARBONATITE (anche grigiastro o giallastro)

ROCCE IPOABISSALI

    • PEGMATITE
    • APLITE (anche grigio chiaro)

ROCCE SEDIMENTARIE

    • CALCARE MASSICCIO (anche giallastro, rosa, rosso, grigio o nero)

ROCCE SEDIMENTARIE CHIMICHE

    • TRAVERTINO (anche giallastro, rosato)
    • CALCARE OOLITICO (anche giallastro o bruno)
    • ROCCIA GESSOSA (anche grigio, rosso, verde, bruno)

ROCCE SEDIMENTARIE BIOCLASTICHE

    • CALCARE FOSSILIFERO (anche giallastro, bruno chiaro, rosa, rosso, talora anche bruno scuro o quasi nero*

*con presenza di bitume

    • ROCCIA GESSOSA (anche grigio, rosso, verde, bruno)

ROCCE SEDIMENTARIE ORGANOGENE

    • DIATOMITE (anche giallastro, grigio)

ROCCE METAMORFICHE

    • QUARZITE
    • GNEISS (in ortogneiss o metaarcose, anche più o meno scuro a seconda del contenuto di argilla del protoito)
    • TALCOSCISTO (grigiastro, talora screziato di verde)
    • EMBRECHITE (anche grigiastro)
    • MARMO (anche chiazzato o listato di verde, grigio, bruno o rosso)
    • HORNFELS (sfumante a rosa, bruno, viola verde)
  • ROSA
    • GRANITO ROSA

  • GRIGIO  

  ROCCE INTRUSIVE

    • GRANODIORITE (chiaro)
    • DIORITE (scuro)
    • TONALITE
    • SIENITE (violaceo)
    • SIENITE A FELDSPATOIDI (chiaro, roseo, verdastro)
    • MONZONITE (verdastro)
    • SIENITE A FELDSPATI ALCALINI (scuro)
    • GABBRO OLIVINICO (verdastro, bruno, violaceo)
    • GABBRO A ORTOPIROSSENO (scuro)

  ROCCE EFFUSIVE

    • DACITE
    • LATITE  (talora con toni rosei verdi o bruni)
    • FONOLITE (chiaro, anche verdastro,  bruno o roseo)
    • NEFELINITE (chiaro)
    • TEFRITE (scuro, talora rosato verdastro)
    • BASANITE (scuro)
    • MELILITITE (o bruno chiaro)
    • POMICE (molto chiaro, giallastro, roseo)

ROCCE IPOABISSALI

    • LAMPROFIRO (scuro anche rossastro o brunastro)

ROCCE SEDIMENTARIE

    • ARCOSE (anche roseo o rossastro)
    • ARGILLITE (chiaro o scuro, talora nero, rosso o verde)
    • MARNE (chiaro, scuro, bruniccio, verdastro)

ROCCE PIROCLASTICHE

    • TUFO PORFIRICO (chiaro, roseo, verdastro, giallastro o bruno)
    • TUFO PEPERINO (anche bruno, picchiettato di nero)

ROCCE METAMORFICHE

    • FILLADE (chiaro, argenteo, plumbeo o verdastro)
    • MICASCISTO (anche argenteo)
    • ANATESSITE (da chiaro a scuro)
    • NEBULITE (da chiaro a scuro)
    • CALCESCISTO (da chiaro a marroncino. a bruno fino a quasi nero)
    • SCISTO MACCHIETTATO (scuro, lucente)
  • NERO 

ROCCE INTRUSIVE

    • ESSEXITE (anche GRIGIO SCURO)
    • ORNEBLENDITE
    • KIMBERLITE

  ROCCE EFFUSIVE

    • BASALTO (molto scuro)*
    • OSSIDIANA (lucido)

*cambia da bruno fino a rosso nelle colate alterate per ossidazione

ROCCE SEDIMENTARIE CHIMICHE

    • NODULI A MANGANESE (anche bruno)

ROCCE SEDIMENTARIE ORGANOGENE

    • ANTRACITE (anche bruno scuro, nero lucido)

ROCCE METAMORFICHE

    • SKARN (bruno scuro, nero, rossastro, violaceo)
  •  MARRONE/BRUNO/ARANCIONE

ROCCE EFFUSIVE 

    • ANDESITE (bruno nerastro, anche verdastro)

ROCCE SEDIMENTARIE

    • GROVACCA (scuro, anche bruno, verdastro)

ROCCE SEDIMENTARIE ORGANOGENE

    • TORBA (chiaro, bruniccio)

ROCCE PIROCLASTICHE

    • IGNIMBRITE (chiaro, bruniccio o grigio, talora rossastro o violaceo)

  • GIALLO
    • ARENARIA (anche bianco, grigio, giallo, verde, rosso, bruno)
    • DOLOMIA (chiaro, anche grigiastro, rosato
    • FOSFORITE (giallastro, rossastro, bruno)
    • BAUXITE (da giallastro fino a rosso mattone)

ROCCE METAMORFICHE

    • CALCEFIRO (chiaro, bruno con zonature su rosa)

  • ROSSO
    • GRANITO A FELDSPATI ALCALINI
    • GRIQUAITE (anche VERDE)
    • GRANOFIRO (chiaro, rossiccio)
    • PORFIDO QUARZIFERO (rosso mattone) e GRANITICO (rosso) (anche grigio chiaro rosa o violaceo)

ROCCE SEDIMENTARIE CHIMICHE

    • DIASPRO (anche, bianco, grigio, bruno, nero)
    • LATERITE (da rosso mattone ad arancione)

ROCCE SEDIMENTARIE ORGANOGENE

    • FERRO DELLE PALUDI (rossiccio, anche nerastro, giallastro)

  • VERDE

ROCCE INTRUSIVE

    • GABBRO EUFOTIDE (VERDE CHIARO)
    • DUNITE (VERDE CHIARO)
    • PERIDOTITI
      • PIROSSENITE (VERDE SCURO anche MARRONE SCURO o NERO)
      • LHERZOLITE (VERDE GIALLASTRO o BRUNO)
      • WEBSTERITE
    • KIMBERLITE (anche VERDE)
    • ORNEBLENDITE (VERDE SCURO)

ROCCE IPOABISSALI

    • PORFIRITE (anche grigio, talora rossastro per alterazione o bluastro)
    • DIABASE (scuro fino a nerastro, bruno sulle superfici alterate)

ROCCE METAMORFICHE

    • CLORITOSCISTO (più o meno chiaro)
    • PRASINITE (chiaro con passaggi ad azzurrognolo o giallognolo)
    • SERPENTINA (chiaro o giallastro)
    • SERPENTINITE (scuro fino a nero)
    • SCISTO A GLAUCOFANE (con sfumature bliuastre o violacee)
    • ANFIBOLITE EPIDOTICA (chiaro striato di giallo verdastro)
    • ANFIBOLITE (più o meno scuro, chiazzato di bianco o di giallo)
    • ECLOGITE (fino a rosso)
  • BLU
    • LARVIKITE (scuro di SIENITE A FELDSPATI ALCALINI)
  • AZZURRO

SEDIMENTARIE CHIMICHE

ANIDRITE (grigio-azzurrognolo)

  • VARIABILE

EFFUSIVE

  • RIOLITE A FELDSPATI ALACALINI (BIANCASTRO, VERDASTRO, ROSSICCIO)

SEDIMENTARIE

  • CONGLOMERATO CLASTOSOSTENUTO

SEDIMENTARIE ORGANOGENE

SELCI E RADIOLARITI (bianco, grigio, rosso, nero, talora a a zonature)

ROCCE METAMORFICHE

  • GRANULITE (variabile da chiaro a scuro)
  • MILONITE
  • RODINGITE (chiaro, roseo, marroncino, rossastro, verdastro)

#

Riconoscimento delle rocce per durezza d’insieme

La durezza di una roccia sarà data dalla durezza dei minerali che la compongono.

Durezza 1/2

ROCCE INTRUSIVE

  • FOIDOLITE (1,5)

ROCCE METAMORFICHE

  • FILLADE (1-2,  la sua durezza aumenta a seconda del contenuto di quarzo)
  • TALCOSCISTO (1/2)
  • STEATITE (1)

ROCCE SEDIMENTARIE

  • ROCCIA GESSOSA (1)
  • LIGNITE (1)
  • DIATOMITE (1)
  • BAUXITE (1/2)
  • CARBONE/ANTRACITE (1-1,5)

Durezza 2/3

ROCCE INTRUSIVE

  • nn

ROCCE EFFUSIVE

  • DACITE (2-2,25)
  • CARBONATITE, SOVITE (3)

ROCCE METAMORFICHE

  • CLORITOSCISTO (2-2,5)
  • MICASCISTO (più dura della fillade per il maggior contenuto di quarzo)
  • SCISTO BITUMINOSO (2/3)
  • HORNFELS (2/3)

ROCCE SEDIMENTARIE

  • LATERITE (2)
  • ARGILLITE (2/3)
  • MARNA (2/3)
  • CONGLOMERATO (2/3)
  • EVAPORITE (2/3)

Durezza 3/4

ROCCE INTRUSIVE

nn

ROCCE EFFUSIVE

nn

ROCCE SEDIMENTARIE

  • CALCARE, CALCARE OOLITICO (3/4)
  • TORBIDITE (3)
  • FERRO DELLE PALUDI (3)
  • DOLOMITE (3,5/4)
  • ALABASTRO CALCAREO
  • TRAVERTINO

ROCCE METAMORFICHE

  • CATACLASITI (3/4)
  • MILONITE (3/4)
  • ARDESIA (3/4)
  • MARMO (3/4)
  • SCISTO, SCISTO BLU, SCISTO VERDE  (3,5/4)
  • ECLOGITE (3,5/4)
  • SERPENTINITE (3 anche fino a 5)
  • JADEITITE (3 anche fino a 5)
  • CALCEFIRO
  • OFICALCITE

ROCCE EFFUSIVE

  • DUNITE (3,5/4)

Durezza 5/6

ROCCE INTRUSIVE

  • PERIDOTITI (WHERLITE, HARZBURGITE, …) (5,5/6)
  • SIENITE, NEFELIN-SIENITE (5,5/6)

ROCCE EFFUSIVE

  • OSSIDIANA, TACHILITE (6) (5/6)
  • IGNIMBRITE, TUFO (da 4 a 6)

ROCCE IPOABISSALI

  • LAMPROFIRO, APPINITE, VOGESITE, MINETTE (5/6)

ROCCE METAMORFICHE

  • MIGMATITE (5,5-6,5)

Durezza 6/7

ROCCE INTRUSIVE

  • GRANITO, GRANITO A K-FELDSPATO, CHARNOCKITE, ENDERBITE, TONALITE, TRONDJEMITE (6/7)
  • GRANODIORITE (6)
  • KIMBERLITE (6/7)
  • GABBRO, GABBRO NEFELINICO, TROCTOLITE, NORITE, BASANITE  (7)
  • PIROSSENITI (es. WEBSTERITE) (7)
  • ESSEXITE (7)
  • ORNEBLENDITE (6/7)

ROCCE EFFUSIVE

  • RIOLITE, COMANDITE, PANTELLERITE (6/7)
  • RIODACITE (5,5/6)
  • MUGEARITE , HAWAIITE, BENMOREITE e SHOSHONITE (6)
  • ROCCE A STRUTURA PORFIRICA (6/7)
  • LATITE (5-5,5)
  • TRACHITE (6)
  • POMICE (6)
  • PICRITE (6,8)
  • ANDESITE, BONINITE (7)
  • FONOLITE (5,5/6)
  • NEFELINITE 6,5, IJOLITE (5,5/6)
  • TEFRITE (6,5)

ROCCE IPOABISSALI

PEGMATITE (7)
APLITE (6,5)

ROCCE METAMORFICHE

  • GNEISS (7)
  • ANFIBOLITE (6/7)
  • SKARN (6,5)
  • GRANULITE (6/7)
  • QUARZITE (7)

ROCCE SEDIMENTARIE

  • ARENARIA, ARCOSA. GROVACCA, SILTITE  (6/7)
  • BRECCIA (7)
  • SELCE (6,5/7)

#

Riconoscimento delle rocce per modo di fratturazione

Fratturazione con piani non paralleli o concoide

  • rocce magmatiche
    • effusive
    • intrusive
    • ipoabissali
  • rocce sedimentarie
    • arenariie, arcose, grovacche
    • marne
    • rocce miste (es. scaglia)
    • anidrite
    • diaspro
    • noduli a manganese
    • dolomia
    • selce
    • radiolariti
    • torba
    • antracite
  • metamorfiche non scistose
    • quarzite
    • prasinite
    • serpentina
    • serpentinite
    • anfibolite
    • embrechite
    • anatessite
    • nebullite
    • agmatite
    • granulite
    • eclogite
    • marmo
    • milonite
    • hornfels
    • skarn
    • rodingite

Fratturazione con piani pesudo-paralleli

  • rocce calcaree
  • rocce metamorfiche
    • calcefiro
  • rocce argillose (argilliti)

Fratturazione lungo piani di scistosità

  • rocce metamorfiche scistose
    • fillade
    • micascisto, cloritoscisto,, talcoscisto, calcescisto,
    • gneiss

Fratturazione secondo linee di debolezza intrinseche

  • rocce sedimentarie
    • conglomerati e brecce
    • calcari bioclasto-sostenuti
    • speleotemi
    • alabastri
    • travertino
  • rocce metamorfiche
    • oficalcilte

Senza una vera e propria frattura, farinose o terrose

  • rocce piroclastiche
    • tufi o ignimbriti
  • rocce sedimentarie
    • diatomiti
    • lateriti
    • bauxiti

Riconoscimento dei depositi incoerenti senza sostanza organica

Depositi eolici 

  • loess (dimensioni del limo) (Ø = 1/16 ÷ 1/256 mm)
  • sabbia eolica (con grani piuttosto angolosi)
  • deposito eolico a sabbia fine (Ø = 1,4 ÷ 1,8 mm)

Depositi glaciali o fluvioglaciali

till glaciali (delle dimensioni di sabbie, ghiaie, ciottoli, blocchi) spesso angolosi

Depositi di materiali non trasportati

  • detriti in posto (alterazione prevalentemente fisica)
  • saprolite (alterazione prevalentemente chimica)
  • residui di roccia calcarea

Depositi prevalentemente gravitativi

  • colluvio
  • crollo
  • colata (debris flow, mud flow)

Depositi vulcanici

  • depositi freato-magmatici
  • depositi piroclastici (tephra)
  • depositi piroclastici da caduta
  • depositi di colata piroclastica (tufi non cementati)
  • lahar

Depositi di materiali organici

  • depositi organici
  • fanghi lacustri organici
  • torba

Depositi di materiali diversi

  • depositi di materiali di origine sconosciuta
  • depositi antropici

 

 

*** sezione in costruzione ***


fonte:

  • ISPRA
  • Manuale per la descrizione del suolo – ARPA VENETO (2011)

link:
www.alexstrekeisen.it/
www.atlantepetro.unito.it/

testi: Minerali e rocce – A. Mottana

 

 

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