*** sezione in costruzione ***
Il geologo deve conoscere i parametri che permettono la valutazione della sicurezza in ambito costruttivo. Il D.M. 17.1.2018 (DM-2018) definisce in modo analitico questi parametri.
Le opere e le componenti strutturali devono essere progettate, eseguite, collaudate e soggette a manutenzione in modo tale da consentirne la prevista utilizzazione, in forma economicamente sostenibile e con il livello di sicurezza previsto dal DM-2018
Sicurezza e prestazioni attese
La sicurezza e le prestazioni di un’opera o di una parte di essa devono essere valutate in relazione agli stati limite che si possono verificare durante la vita nominale di progetto (VN)
Vita nominale di progetto (tab. 2.4.I)
TIPI DI COSTRUZIONI | VALORI MINIMI DI VN (anni) |
temporanee e provvisorie | 10 |
con livelli di prestazioni ordinati | 50 |
con livelli di prestazioni elevati | 100 |
VN = Na (vita nominale di un progetto di un’opera) [a]
Na (numero di anni durante i quali l’opera, purchè soggetta alla necessaria manutenzione, mantenga specifici livelli prestazionali)
Azione sulle costruzioni
Azione (causa o insieme di cause capaci di indurre stati limiti limite in una struttura)
Classificazione dell azioni
Caratterizzazione delle azioni elementari
Durata relativa ai livelli di intensità di un azione variabile (Q)
VALORE | ESPRESSIONE | DESCRIZIONE |
QUASI -PERMANENTE | ψ2j · Qkj | valore istantaneo superato oltre il 50% nel tr (periodo di riferimento) |
FREQUENTE | ψ1j · Qkj | valore superato per un periodo totale di tempo che rappresenti una piccola frazione di tr |
DI COMBINAZIONE | ψ0j · Qkj | valore tale che la probabilità di superamento degli effetti causati dalla concomitanza con altre azioni sia circa la stessa di quella associata al valore caratteristico di una singola azione |
- se la caratterizzazione probabilistica dell’azione non è disponibile ad essa può essere attributo il valore nominale
Valori dei coefficienti di combinazione
CATEGORIA | AZIONE VARIABILE | ψ0j | ψ1j | ψ02j |
A | Ambienti ad uso residenziale | 0,7 | 0,5 | 0,3 |
B | Uffici | 0,7 | 0,5 | 0.3 |
C | Ambienti suscettibili di affollamento | 0,7 | 0,7 | 0,6 |
D | Ambienti ad uso commerciale | 0,7 | 0,7 | 0,6 |
E |
|
1 | 0,9 | 0,8 |
F |
|
0,7 | 0,7 | 0,6 |
Combinazioni delle azioni
TIPO DI COMBINAZIONE | ESPRESSIONE |
FONDAMENTALE (SLU) | γG1 · G1 + γG2 · G2 + γP · P + γQ1 · Qk1+ γQ2 · ψ02 · Qk2 +γQ3 · ψ03 · Qk3 + … |
CARATTERISTICA (SLE) irreversibili | G1 + G2 + P + Qk1 + ψ02 · Qk2 + ψ03 · Qk3+ … |
FREQUENTE (SLE) reversibili | G1 + G2 + P + ψ11 · Qk1 + ψ22 · Qk2 + ψ23 · Qk3 + … |
QUASI PERMANENTE (SLE) effetti a lungo termine | G1 + G2 + P + ψ21 · Qk1 + ψ22 · Qk2 + ψ23 · Qk3 + … |
SISMICA (SLU – E) | E + G1 + G2 + P + ψ21 · Qk1 + ψ22 · Qk2 + … |
ECCEZIONALE (SLU -A) | G1 + G2 + P + Ad + ψ21 · Qk1 + ψ22 · Qk2 + … |
Definizione di Stati limite (SL)
Condizione superata la quale l’opera non soddisfa più le esigenze elencate nel DM-2108 presenti norme.
Requisiti per le opere e le varie tipologie strutturali
SICUREZZA NEI CONFRONTI DEGLI STATI LIMITE ULTIMI (SLU) | capacità di evitare crolli, perdite di equilibrio e dissesti gravi, totali o parziali, che possano compromettere l’incolumità delle persone oppure comportare la perdita di beni, oppure provocare gravi danni ambientali e sociali, oppure mettere fuori servizio l’opera |
SICUREZZA NEI CONFRONTI DEGLI STATI LIMITE DI ESERCIZIO (SLE) | capacità di garantire le prestazioni previste per le condizioni di esercizio |
SICUREZZA ANTINCENDIO | capacità di garantire le prestazioni strutturali previste in caso d’incendio, per un periodo richiesto |
DURABILITA’ | capacità della costruzione di mantenere, nell’arco della VN di progetto, i livelli prestazionali per i quali è stata progettata, tenuto conto delle caratteristiche ambientali in cui si trova e del livello previsto di manutenzione |
ROBUSTEZZA | capacità di evitare danni sproporzionati rispetto all’entità di possibili cause innescanti eccezionali quali esplosioni e urti |
- Il superamento di uno SLU ha carattere irreversibile
- Il superamento di uno SLE può avere carattere reversibile o irreversibile
- Per le opere esistenti è possibile fare riferimento a livelli di sicurezza diversi da quelli delle nuove opere ed è anche possibile considerare solo gli SLU
- I materiali ed i prodotti, per poter essere utilizzati nelle opere previste dal DM, devono essere sottoposti a procedure e prove sperimentali di accettazione
- La fornitura di componenti, sistemi o prodotti, impiegati per fini strutturali, deve essere accompagnata da un manuale di installazione e di manutenzione da allegare alla documentazione dell’opera
- I componenti, i sistemi e i prodotti edili od impiantistici, non facenti parte del complesso strutturale, ma che svolgono funzione statica autonoma, devono essere progettati ed installati nel rispetto dei livelli di sicurezza e delle prestazioni di seguito prescritti
In mancanza di specifiche indicazioni, si dovrà fare ricorso ad opportune indagini, eventualmente anche sperimentali, o a documenti, normativi e non, di comprovata validità.
Sicurezza nei confronti degli stati limite – Opere e tipologie strutturali
Requisiti delle opere strutturali
SLU | perdita di equilibrio della struttura o di una sua parte, considerati come corpi rigidi |
spostamenti o deformazioni eccessive | |
raggiungimento della massima capacità di parti di strutture, collegamenti, fondazioni | |
raggiungimento della massima capacità della struttura nel suo insieme | |
raggiungimento di una condizione di cinematismo irreversibile | |
raggiungimento di meccanismi di collasso nei terreni | |
rottura di membrature e collegamenti per fatica | |
rottura di membrature e collegamenti per altri effetti dipendenti dal tempo | |
instabilità di parti della struttura o del suo insieme | |
Altri stati limite ultimi sono considerati in relazione alle specificità delle singole opere | |
In presenza di azioni sismiche
|
|
SLE | danneggiamenti locali (ad es. eccessiva fessurazione del calcestruzzo) che possano ridurre la durabilità della struttura, la sua efficienza o il suo aspetto |
spostamenti e deformazioni che possano limitare l’uso della costruzione, la sua efficienza e il suo aspetto | |
spostamenti e deformazioni che possano compromettere l’efficienza e l’aspetto di elementi non strutturali, impianti, macchinari | |
vibrazioni che possano compromettere l’uso della costruzione | |
danni per fatica che possano compromettere la durabilità | |
corrosione e/o degrado dei materiali in funzione del tempo e dell’ambiente di esposizione che possano compromettere la durabilità | |
Altri stati limite sono considerati in relazione alle specificità delle singole opere | |
in presenza di azioni sismiche,
|
Le opere strutturali devono essere verificate, salvo diversa indicazione riportata nelle specifiche parti del DM-2018:
a) per gli SLU che possono presentarsi;
b) per gli SLE definiti in relazione alle prestazioni attese;
c) quando necessario, nei confronti degli effetti derivanti dalle azioni termiche connesse con lo sviluppo di un incendio.
Le verifiche delle opere strutturali devono essere contenute nei documenti di progetto, con riferimento alle prescritte caratteristiche meccaniche dei materiali e alla caratterizzazione geotecnica del terreno, dedotta – ove specificato dal DM – in
base a specifiche indagini. Laddove necessario, la struttura deve essere verificata nelle fasi intermedie, tenuto conto del processo costruttivo previsto; le verifiche per queste situazioni transitorie sono generalmente condotte nei confronti dei soli SLU.
Valutazione della sicurezza
Relazione fondamentale di verifica alla sicurezza
Metodo agli stati limite
Ed ≤ Rd
Rd = f (χd , ad) (capacità di progetto)
χd = f (χk , γM) (caratteristiche meccaniche dei materiali)
χd = χk/γM
χk (valore caratteristico della resistenza definito come frattile 5 % della distribuzione statistica della grandezza)
γM (fattore parziale associato alla resistenza del materiale)
ad (valori nominali delle grandezze geometriche interessate)
Ed = f (Fd, ad) (valore di progetto della domanda)
Fd = γF · Fk (valore di progetto delle azioni agenti sulla struttura)
Fk (fattore caratteristico del valore di progetto delle azioni agenti sulla strutture definito come frattile 95% della distribuzione statistica o come valore caratterizzato da un assegnato periodo di ritorno)
γF(fattore parziale relativo alle azioni)
Concomitanza di più azioni variabili di origine diversa
ψ0 Fk (valore di combinazione)
ψ0 ≤ 1 (coefficiente di combinazione)
- ψ0 tiene conto della della ridotta probabilità che più azioni di diversa origine si realizzino simultaneamente con il loro valore caratteristico. Per grandezze caratterizzate da distribuzioni con coefficienti di variazione minori di 0,10, oppure per grandezze che non riguardino univocamente resistenze o azioni, si possono considerare i valori nominali, coincidenti con i valori medi
Classi d’uso
CLASSI D’USO | TIPO DI COSTRUZIONE | DEFINIZIONE CLASSE |
I |
|
con presenza solo occasionale di persone |
II |
|
il cui uso preveda normali affollamenti senza contenuti pericolosi per l’ambiente e senza funzioni pubbliche e sociali essenziali |
|
con attività non pericolose per l’ambiente | |
|
non ricadenti in Classe d’uso III o in Classe d’uso IV | |
|
la cui interruzione non provochi situazioni di emergenza | |
|
il cui collasso non provochi conseguenze rilevanti. | |
III |
|
il cui uso preveda affollamenti significativi. |
|
con attività pericolose per l’ambiente. | |
|
la cui interruzione provochi situazioni di emergenza | |
|
non ricadenti in Classe d’uso IV | |
|
rilevanti per le conseguenze di un loro eventuale collasso | |
IV |
|
con funzioni pubbliche o strategiche importanti, anche con riferimento alla gestione della protezione civile in caso di calamità |
|
con attività particolarmente pericolose per l’ambiente | |
|
di tipo A o B, di cui al DM 5/11/2001, n. 6792, “Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade”, e di tipo C quando appartenenti ad itinerari di collegamento tra capoluoghi di provincia non altresì serviti da strade di tipo A o B |
|
|
di importanza critica per il mantenimento delle vie di comunicazione, particolarmente dopo un evento sismico | |
|
connesse al funzionamento di acquedotti e a impianti di produzione di energia elettrica |
Periodo di riferimento per l’azione sismica (VR)
VR = VN · CU (periodo di riferimento per l’azione sismica)
CU (coefficiente d’uso)
CLASSE D’USO | I | II | III | IV |
COEFFICIENTE CU | 0,7 | 1,0 | 1,5 | 2,0 |
Valori dei coefficienti di combinazione
CATEGORIA | AZIONE VARIABILE | ψ0j | ψ2j | ψ0j |
A | Ambienti ad uso residenziale | 0,7 | 0,5 | 0,3 |
B | Uffici | 0,7 | 0,5 | 0.3 |
C | Ambienti suscettibili di affollamento | 0,7 | 0,7 | 0,6 |
D | Ambienti ad uso commerciale | 0,7 | 0,7 | 0,6 |
E |
|
1 | 0,9 | 0,8 |
F |
|
0,7 | 0,7 | 0,6 |
Verifiche della sicurezza e delle prestazioni
Questo tipo di verifiche riguardano aspetti geotecnici della progettazione e della esecuzione di opere ed interventi che interagiscono con il terreno ed in particolare tratta di:
- opere di fondazione
- opere di sostegno
- opere in sotterraneo
- opere e manufatti di materiali sciolti naturali o di provenienza diversa
- fronti di scavo
- consolidamento
- miglioramento e rinforzo dei terreni e degli ammassi rocciosi
- consolidamento di opere esistenti
- sicurezza dei pendii naturali
- fattibilità di interventi che hanno riflessi su grandi aree
Stati limite ultimi (SLU)
Tipi di SLU
EQU | SL di equilibrio come corpo rigido | perdita di equilibrio della struttura fuori terra, considerata come corpo rigido |
STR | SL di resistenza della struttura compresi gli elementi di fondazione | raggiungimento della resistenza degli elementi strutturali, compresi gli elementi di fondazione e tutti gli altri elementi strutturali che eventualmente interagiscono con il terreno |
GEO | SL di resistenza del terreno | raggiungimento della resistenza del terreno interagente con la struttura con sviluppo di meccanismi di collasso dell’insieme terreno-struttura |
UPL | perdita di equilibrio della struttura o del terreno, dovuta alla spinta dell’acqua (Sw) (sollevamento per galleggiamento) | |
HYD | erosione e sifonamento del terreno dovuta ai gradienti idraulici |
Coefficienti parziali per le azioni (γF) e per l’effetto delle azioni nelle verifiche agli SLU (Tab. 6.2.I e 6.2.III – D.M. 17.01.2018)
- γG1 (coefficiente parziale dei carichi permanenti strutturali G1)
- γG2 (coefficiente parziale dei carichi permanenti non strutturali G1)
- γQ (coefficiente parziale delle azioni variabili)
- γPr (coefficiente parziale della precompressione)
- ** (nessun coefficiente relativo alle azioni)
N.B. sono considerati carichi permanenti strutturali (G1) il terreno e l’acqua
GEO/STR elementi strutturali che coinvolgano azioni di tipo geotecnico (plinti, platee, pali, muri di sostegno)
STR (componenti strutturali che non coinvolgano azioni di tipo geotecnico)
APP 1 (approccio 1)
APP 2 (approccio 2)
C1 (combinazione 1)
C2 (combinazione 2)
C* (combinazione unica)
C (combinazione per EQU)
* terreno e acqua costituiscono carichi permanenti (strutturali) quando, nella modellizzazione utilizzata, contribuiscono al comportamento dell’opera con le loro caratteristiche di peso, resistenza e rigidezza
Verifica della sicurezza degli stati limite ultimi (SLU)
Einstd ≤ Estb d (condizione per ogni stato limite per perdita di equilibrio EQU)
Einstd (valore di progetto dell’azione instabilizzante)
Estb (valore di progetto dell’azione stabilizzante)
- si utilizzano come fattori parziali per le azioni i valori di γF
Verifica della sicurezza degli stati limite ultimi (SLU)
Ed ≤ Rd (condizione per ogni stato limite ultimo che preveda il raggiungimento della resistenza di un elemento strutturale (STR) o del terreno (GEO)
Ed (valore di progetto dell’azione io dell’effetto dell’azione)
Rd (valore di progetto dell’azione stabilizzante)
- si utilizzano come fattori parziali per le azioni i valori di γF
Valore di Ed
Ed (effetto delle azioni)
γFFk (azioni di progetto)
Xk/γM (parametri geotecnici di progetto)
ad (parametri geometrici di progetto ad)
Calcolo di Rd (valore di progetto della resistenza)
Metodi di calcolo di Rd
- metodo analitico con riferimento al valore caratteristico dei parametri geotecnici del terreno
xk / γM
γM (coefficiente parziale )
xk (parametro geotecnico del terreno)
2. in modo analitico, con riferimento a correlazioni con i risultati di prove in sito, tenendo conto dei coefficienti parziali γR (vedi sezioni succcessive) relativi a ciascun tipo di opera
3. sulla base di misure dirette su prototipi, tenendo conto dei coefficienti parziali γR (vedi sezioni successive) relativi a ciascun tipo di opera
Coefficienti parziali per i parametri geotecnici del terreno (Tab. 6.2.II – D.M. 17.01.2018)
TIPOLOGIA | DESCRIZIONE PARAMETRO | PARAMETRO GEOTECNICO DEL TERRENO | COEFF. | CASI |
|
xk | γM | (M1) | (M2) | ||
TERRENI A STRUTTURA SEMPLICE | TANGENTE DELL’ANGOLO DI RESISTENZA | tan φ’k | γφ’ | 1,00 | 1,25 |
PESO DELL’UNITA’ DI VOLUME | γ | γγ | 1,00 | 1,00 | |
COESIONE EFFICACE | c’k | γc’k | 1,00 | 1,25 | |
COESIONE NON DRENATA | cu | γcu | 1,00 | 1,00 | |
TERRENI A STRUTTURA COMPLESSA o AMMASSI ROCCIOSI | VALORE CARATTERISTICO DELLA RESISTENZA UNITARIA AL TAGLIO | τR | γτR | 1,00 | 1,25 |
M1 – se viene preso in considerazione il gruppo A1
M2 – se viene preso in considerazione il gruppo A2
Per gli ammassi rocciosi e per i terreni a struttura complessa, nella valutazione della resistenza caratteristica occorre tener conto della natura e delle caratteristiche geometriche e di resistenza delle discontinuità strutturali.
Verifiche strutturali con l’analisi di interazione terreno-struttura
Le analisi finalizzate al dimensionamento strutturale (STRU) nelle quali si consideri l’interazione terreno-struttura si eseguono con i valori
caratteristici dei parametri geotecnici, amplificando l’effetto delle azioni con i coefficienti parziali del gruppo A1.
Valore di Rd
Rd (resistenza di progetto)
γR (coefficiente parziale di sicurezza)
In accordo a quanto stabilito, la verifica della condizione deve essere effettuata impiegando diverse combinazioni di gruppi di coefficienti parziali, rispettivamente definiti:
APP1 | APP2 | ||
C1 | C2 | C* | |
AZIONI | A1 | A2 | A1 |
PARAMETRI GEOTECNICI | M1 | M2 | M1 |
RESISTENZE | R1* | R2 | R3 |
APP 1 (approccio 1)
APP 2 (approccio 2)
C1 (combinazione 1)
C2 (combinazione 2)
C* (combinazione unica)
I diversi gruppi di coefficienti di sicurezza parziali sono scelti nell’ambito di due approcci progettuali distinti e alternativi.
Nel primo approccio progettuale (Approccio 1) le verifiche si eseguono con due diverse combinazioni di gruppi di coefficienti ognuna delle quali può essere critica per differenti aspetti dello stesso progetto.
Nel secondo approccio progettuale (Approccio 2) le verifiche si eseguono con un’unica combinazione di gruppi di coefficienti.
Per le verifiche nei confronti di stati limite ultimi non espressamente trattati nelle successive sezioni si utilizza l’Approccio 1 con le due combinazioni (A1+M1+R1) e (A2+M2+R2). I fattori parziali per il gruppo R1 sono sempre unitari; quelli del gruppo R2 possono essere maggiori o uguali all’unità e, in assenza di indicazioni specifiche per lo stato limite ultimo considerato, devono essere scelti dal progettista in relazione alle incertezze connesse con i procedimenti adottati.
Coefficienti parziali sulle azioni per le verifiche nei confronti di stati limite di sollevamento
Nella valutazione delle pressioni interstiziali e delle quote piezometriche caratteristiche, si devono assumere le condizioni più sfavorevoli, considerando i possibili effetti delle condizioni stratigrafiche.
Condizione per la stabilità al sollevamento
Vinst,d ≤ Gstb,d + Rd
Vinst,d (valore di progetto dell’azione instabilizzante)
dove Vinst,d = Ginst,d + Qinst,d
Ginst,d (pressioni idrauliche ottenuta considerando la parte permanente)
Qinst,d (pressioni idrauliche ottenuta considerando la parte variabile)
Gstb,d (valori di progetto delle azioni stabilizzanti)
Rd (valori di progetto delle resistenze)
Coefficienti parziali sulle azioni per le verifiche nei confronti di stati limite di sollevamento (Tab 6.2.III – D.M. 17.01.2018)
AZIONI | COEFFICIENTE |
SOLLEVAMENTO | ||
TIPOLOGIA | EFFETTO | γF (o γE ) |
(UPL) | |
CARICHI PERMANENTI (G1) | FAVOREVOLE | γG1 | 0,9 | |
SFAVOREVOLE | 1,1 | |||
CARICHI PERMANENTI NON STRUTTURALI (G2)* | FAVOREVOLE | γG2 | 0,8 | |
SFAVOREVOLE | 1,5 | |||
AZIONI VARIABILI (Q) | FAVOREVOLE | γQi | 0,0 | |
SFAVOREVOLE | 1,5 |
*per i carichi permanenti G2 si applica quanto indicato alla Tabella 2.6.I. Per la spinta delle terre si fa riferimento ai coefficienti γG1
Al fine del calcolo della resistenza di progetto Rd, tali coefficienti devono essere combinati in modo opportuno con quelli relativi ai parametri geotecnici (M2). Ove necessario, il calcolo della resistenza va eseguito in accordo a quanto indicato nelle successive sezioni per le fondazioni su pali e per gli ancoraggi.
Verifiche di stabilità SLU idraulici (sifonamento e sollevamento)
Verifiche di sicurezza in riferimento alla stabilità dei pendii
*** sezione in costruzione ***
Verifiche degli SLU
Fondazioni superficiali
Fondazioni su pali
Opere di sostegno
Muri di sostegno
Paratie
Sicurezza nei confronti degli stati limite di esercizio (SLE) – Opere e tipologie strutturali
SLE | danneggiamenti locali (ad es. eccessiva fessurazione del calcestruzzo) che possano ridurre la durabilità della struttura, la sua efficienza o il suo aspetto |
spostamenti e deformazioni che possano limitare l’uso della costruzione, la sua efficienza e il suo aspetto | |
spostamenti e deformazioni che possano compromettere l’efficienza e l’aspetto di elementi non strutturali, impianti, macchinari | |
vibrazioni che possano compromettere l’uso della costruzione | |
danni per fatica che possano compromettere la durabilità | |
corrosione e/o degrado dei materiali in funzione del tempo e dell’ambiente di esposizione che possano compromettere la durabilità | |
Altri stati limite sono considerati in relazione alle specificità delle singole opere | |
in presenza di azioni sismiche
Stati Limite di Operatività (SLO) |
Verifica per condizioni di esercizio (SLE)
La capacità di garantire le prestazioni previste per le condizioni di esercizio (SLE) deve essere verificata con la seguente relazione:
Cd ≥ Ed
Cd (valore limite di progetto associato a ciascun aspetto di funzionalità esaminato)
Ed (valore di progetto dell’effetto delle azioni)
fonte: G.U. 20 febbraio 2018 n. 42 – Supplemento Ordinario – Parte prima
Hurrah, that’s what I was exploring for, what a material!
present here at this web site, thanks admin of this website.
Davvero complimenti per il sito e per le spiegazioni!