“Perchè non parli?”, domandava al suo Mosè di marmo Michelangelo Buonarroti. No, le rocce certamente non ci parlano, ma possono far risuonare la natura intorno a loro, emettere suoni, addirittura “cantare”.
Esiste una scuola di artisti che, sollecitando le rocce, facendole interagire con altri elementi della natura come aria, acqua, oppure colpendole con strumenti di metallo o legno, accarezzandole con altre pietre o perfino a mani nude, dopo averle tagliate e plasmate in modo opportuno oppure anche senza alcuna manipolazione, riescono a fargli emettere dei suoni organizzandoli addirittura in melodie.
Questa particolare forma d’arte, che vuole mettersi in ascolto della voce naturale della pietra, ha avuto in Italia, come maestro principale lo scultore Giuseppe Sciola (San Sperate, 15 marzo 1942 – Cagliari, 13 maggio 2016). Le sue “pietre sonore” (calcaree o basaltiche) sono studiate nei conservatori ed esposte nei musei di tutto il mondo e strumenti realizzati in pietra (arpe di pietra, litofoni, ecc), realizzate anche secondo le indicazioni del maestro, vengono utilizzati nei concerti. E’ possibile oggi visitare il suo “Giardino sonoro” a San Sperate (CA) costituito da sculture in pietra di dimensioni megalitiche che letteralmente “cantano”.
Altri esponenti di questa particolare nicchia artistica, che cerca di tirar fuori la voce di elementi naturali come pietre o rocce, ponendosi soprattutto in un atteggiamento di ascolto, sono l’artista Paul Fuchs di cui è possibile ammirare il Giardino dei suoni a Boccheggiano (GR), lo scultore Giancarlo Sangregorio, il musicista Pietro Pirelli ed altri.
FONTI:
LINK AUDIO:
www.youtube.com/watch?v=p5Q5bW3bYMM (di Pietro Pirelli – 12 marzo 2013)
www.youtube.com/watch?v=-hKdPnZjgpQ (di Sergio Mattana – Elettroflebo – 5 febbraio 2013)
TESTI DI APPROFONDIMENTO: nd
nd (informazioni al momento non disponibili)