L’apparato vulcanico Somma-Vesuvio

Il Vesuvio (o Somma-Vesuvio) raggiunge un hmax = 1281 m s.l.m. E’ formato dal più antico vulcano del M. Somma dentro la cui caldera si è sviluppato il più recente vulcano del Vesuvio.

La più antica attività nell’area del Somma-Vesuvio risale ad almeno 400.000 a, come testimonia uno studio di alcune lave profonde estratte a Z=1.345 m. La storia dell’apparato vulcanico combinato Somma-Vesuvio è invece iniziata circa 25.000 anni fa.

Ignimbrite Campana – 37.000 a – Prima delle civiltà umane, una grande eruzione produsse una spessa coltre di prodotti piroclastici (tufi ed ignimbriti) che ricoprì gran parte della regione campana. Su questi depositi cominciò ad accrescersi l’edificio del Somma con eruzioni soprattutto effusive ma anche esplosive a bassa energia che sono continuate fino a circa 19.000 anni fa.

Pomici di Base – 18.300 a e Pomici di verdoline – 16.000 a –  Attorno ai 18.300 anni è cominciata una fase caratterizzata da due grandi eruzioni di tipo pliniano intervallate da lave prodotte da modeste eruzioni effusive. L’inizio del collasso dell’apparato vulcanico del Somma è avvenuto dopo la prima grande eruzione.

Pomici di Mercato – 8000 a.C. – Pomici di Avellino – 3800 a.c. – Pompei 79 d.c.  In questo periodo si sono verificate 3 eruzioni di tipo pliniano In epoca preistorica e poi Vulcanismo di età compresa tra 8.000 anni ed il 79 d.C.

Nel corso di questo periodo di attività si sono verificate 3 eruzioni pliniane intervallate da almeno 6 eruzioni di tipo subpliniano che hanno un’età compresa fra i 3800 a.C.-79 d.C. , di età compresa tra le eruzioni di Avellino e Pompei.

Pollena – 472 d.C.  e  1631 d.C. – Si tratta di due eruzioni subpliniane intervallate da una serie di piccole manifestazioni effusive ed esplosive di bassa energia che hanno portato i loro prodotti lavici lungo i fianchi W e S del vulcano e deposto livelli di scorie stromboliane di età medievale.

  • 1631 – 1944 d.C.– Questo periodo, detto a condotto aperto, è stato caratterizzato da 18 cicli stromboliani distinti, separati da brevi periodi di quiescenza che non hanno però mai superato i 7 anni. Ciascun ciclo sempre chiuso da almeno un evento più violento (eruzione finale). All’interno di ciascun ciclo si sono verificate frequenti eruzioni di tipo sostanzialmente effusivo (eruzioni intermedie).
    • 1631 d.C. – 16 – 17 Dic – Si è avuta un’eruzione esplosiva subpliniana, che ha provocato quasi 10.000 vittime e danni per 25 mln di ducati,   che è cominciata con l’apertura di una frattura ne fianco di SW del vulcano e la formazione di una colonna eruttiva alta circa 15 km che ha dato origine ai seguenti prodotti :
      • caduta di frammenti piroclastici a E e NE
      • flussi piroclastici (Barra, S. Sebastiano, Leucopetra, Portici, Resina,Torre del Greco. colate di fango (S. Paolo Belsito, Pomigliano, Mariglianella)

L’eruzione del 1906 d.C. è stata la più violenta eruzione del ‘900. Mentre quella del 1944 caratterizzata da vulcanismo di tipo misto (sia esplosivo che effusivo) ha segnato il passaggio del vulcano ad uno stato di attività a condotto ostruito.

fonte: INGV

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