La geologia forense prevede l’applicazione delle differenti discipline delle Scienze della Terra ai casi giudiziari utilizzando diverse tecniche geo-scientifiche di analisi.

Il geologo forense può contribuire a far luce su casi giudiziari, sia penali che civili che riguardino reati contro la persona ed il patrimonio oltreché reati ambientali e per questo può essere chiamato come consulente tecnico esterno come supporto alle attività investigative della polizia scientifica, oppure come consulente tecnico di parte (CTP) da privati o imprese oppure come consulente tecnico del Tribunale (CTU).

Il contesto ambientale proprio della geologia forense può entrare a far parte della dinamica criminale in diverse situazioni. Questo contesto ambientale è identificabile come passivo in quanto può essere il principale depositario di tracce ed elementi di prova la frequentazione dello stesso da parte sia della vittima che dell’autore di un reato. Oppure è identificabile come attivo poiché può risultare protagonista della dinamica criminale, laddove, per esempio, se ne è abusato nelle fasi di progettazione e costruzione di infrastrutture, discariche o manufatti architettonici, ma anche laddove esso lasci tracce probanti su indumenti ed oggetti.

Le Scienze della Terra con il loro approccio rigoroso alle investigazioni giudiziarie e la crescente necessità di risolvere differenti tipologie di reato in diversi contesti ed ambienti hanno permesso non solo di migliorare le tecniche sulla scena del crimine ed in laboratorio, ma anche di beneficiare di nuovi approcci afferenti al campo della fisica, della chimica, della biologia e della geoarcheologia.

Le Geoscienze forensi

Mineralogia e petrografia, pedologia, geochimica, geofisica, fotointerpretazione, geomorfologia, geotecnica, geoarcheologia sono tra le discipline che possono fornire un’utile chiave di lettura nell’ambiente che interessa un illecito di qualsiasi natura.

Pedologia forense

La Pedologia Forense ricerca, studia ed analizza le tracce di terreno o suolo collegate ad un crimine, al fine di fornire ausilio alle attività investigative di polizia giudiziaria.

Il terreno infatti può fornire importanti informazioni utili per collegare un soggetto o un oggetto mobile ad un luogo e per chiarire la dinamica di un crimine. Il terreno può essere trasferito da un luogo all’altro per semplice deposizione su diverse superfici mobili (tappetini di veicoli, cappelli, risvolti di pantaloni e giacche, vestiti, calzature, pneumatici, attrezzi ecc.).

Il terreno infatti è un sistema complesso costituito da numerose componenti formatesi e sviluppatesi nel corso di un lungo processo condizionato da numerose variabili quali la natura della roccia madre, il tipo di processo erosivo che hanno portato alla sua formazione, gli ambienti deposizionali, la tettonica, il clima, la topografia e l’attività antropica.
Per questo, si osservano notevoli differenze tra un campione e l’altro. Ogni campione può quindi presentare variazioni considerevoli delle componenti e delle loro proporzioni, in zone anche di limitate estensioni, considerate, erroneamente, omogenee.

L’impiego delle analisi pedologiche è eccellente come supporto alle indagini giudiziarie.

Geochimica Forense

La Geochimica Forense analizza e studia tracce di materiale geologico collegate ad un crimine, al fine di aiutare le attività investigative di polizia giudiziaria. L’analisi della composizione chimica di micro-campioni è in grado di determinare l’origine, la natura ed i processi di interazione tra inquinanti nelle diverse matrici ambientali (aria, acqua, suolo). Le indagini geochimiche possono fornire un importante strumento di supporto, non solo per reati ambientali in cui è utile rilevare il possibile inquinamento del suolo e delle acque superficiali o sotterranee o scoprire emissioni nocive o comunque non consentite in atmosfera, ma anche per le indagini tradizionali collegate ad eventi come omicidi, violenze, furti. Utili sono anche le analisi di provenienza di materiali geologici come marmi, graniti, ecc..

Geofisica Forense

La Geofisica Forense utilizza strumenti e tecniche geofisiche di indagine per la ricerca, localizzazione e mappatura di oggetti nascosti sotto terra o sott’acqua (armi, esplosivi, fusti metallici, rifiuti inquinanti, sepolture umane, bunker, nascondigli, intercapedini, sepolture umane,cc.).

Il Georadar

La tecnica georadar o GPR (Ground Penetrating Radar), attraverso l’interpretazione di fenomeni di interazione fra le onde elettromagnetiche e gli oggetti sepolti, permette di localizzarne la posizione. quando sono sepolti nel terreno.

Vengono inviati nel sottosuolo impulsi elettromagnetici della frequenza (f) delle onde radar, attraverso un’antenna trasmittente posta sulla superficie del terreno. Questi impulsi si propagano nei materiali e vengono riflessi da oggetti o strutture sepolte che presentano proprietà elettromagnetiche differenti da quelle delle rocce o dei suoli circostanti. Le onde riflesse vengono, acquisite attraverso una antenna ricevente posta anch’essa sulla superficie del terreno ed  elaborate mediante restituzione di immagine a scansione bidimensionale (sezione radar). Nell’immagine si avranno sulle ascisse ha la posizione delle antenne lungo il profilo e in ordinate il tempo di andata e ritorno dell’impulso emesso e ricevuto dalle antenne. Tali tempi vengono poi convertiti in profondità attraverso l’uso di diverse tecniche di analisi di velocità degli impulsi elettromagnetici che si propagano nel sottosuolo. Il sistema inoltre può elaborare una serie di mappe relative a profondità diverse.

Questa applicazione permette di ricostruire la geometria orizzontale dei target sepolti, di stimarne la profondità e, in condizioni particolarmente favorevoli, di valutarne anche la dimensione verticale. La massima profondità di penetrazione dipende, a parità di proprietà del materiale investigato, dalla frequenza radar utilizzata anche se, nei terreni più comuni, antenne con f = 250 ÷ 500 MHz (le f più comunemente utilizzate) raramente permettono indagini con Z = 4-5 m.

Il georadar presenta una serie di notevoli vantaggi nelle applicazioni forensi poichè permette di:

  • acquisire i dati in formato digitale e di visualizzare i risultati durante l’esecuzione della prospezione stessa (questo aspetto permette di modificare o correggere le modalità d’acquisizione dei dati durante l’indagine)
  • rilevare la presenza di oggetti di differente natura e composizione (metallici e non metallici come plastiche, resine, legno, materiali da costruzione, inquinanti non conduttori, fosse, tombe, tracce di scavo e corpi sepolti)
  • effettuare indagini sia in aree aperte ma anche all’interno di strutture abitative, sui pavimenti e sui solai, sulle pareti, sulle colonne e sui piloni.

Per tutte queste caratteristiche lo strumento del georadar è da preferire  per le indagini forensi, soprattutto nei sopralluoghi investigativi in cui i tempi di verifica sono piuttosto limitati e le esigenze di indagine richiedono spesso tecniche di indagine non distruttive.

L’utilizzo della fotointerpretazione in campo forense

La fotointerpretazione è particolarmente utile e particolarmente efficace in ambito forense ad esempio quando è difficile, se non impossibile, fare un sopralluogo direttamente nelle zone di indagine oppure quando è necessaria una visione generale ed immediata di un determinato territorio, per individuare elementi utili alle indagini: vie di fuga, ostacoli naturali ed antropici, nascondigli, ecc.

Le fotografie aeree possono dare utili informazioni specialmente laddove il territorio ha subito modificazioni nel tempo in aree che hanno coinvolto attività illecite contro l’ambiente ed il territorio:

  • reati ambientali (abusivismo edilizio, discariche abusive e/o non controllate, deforestazione, attività estrattiva illecita, ecc.)
  • reati contro la persona e l’umanità (occultamento di corpi o realizzazione di fosse comuni)

La fotointerpretazione permette di ricavare informazioni, di tipo qualitativo e/o semi-quantitativo, sul contesto territoriale di una data area, mediante l’osservazione stereoscopica di immagini fotografiche satellitari, riprese o fotoaeree, riprese o foto scattate da droni o da terra. L’analisi multi-temporale di un territorio, ovvero il confronto tra foto aeree riprese in anni successivi permette di capire come sia cambiato uno stesso territorio per interventi naturali o antropici, compresi quelli di natura illegale.

Geotecnica Forense

A volte le opere antropiche presentano condizioni e prestazioni diverse rispetto a quelle attese in fase di progettazione. Ciò può avvenire essenzialmente per carenze nei materiali da costruzione oppure per una non corretta valutazione dei parametri di comportamento del sistema geotecnico che è definito in modo dettagliato dalla normativa vigente (NTC-2018).

Il consulente tecnico è chiamato in causa relativamente a due situazioni tipo:

  • collasso (manifestato, incipiente o presunto)
  • danneggiamento

Nel primo caso procederà alla verifica delle cause (strettamente geotecniche o strutturali) dell’evento; nel secondo analizzerà le ripercussioni delle deformazioni in atto sulla struttura (es. cedimenti del terreno di fondazione) .

Il consulente inquadra lo stato dei fatti da un punto di vista geometrico, spaziale e temporale, analizza la documentazione tecnico-amministrativa in possesso delle parti, definisce indagini integrative o sostitutive di quelle eventualmente già a disposizione anche nell’ottica di un successivo programma di ripristino e/o di messa in sicurezza del sito, provvedendo alla redazione di una relazione conclusiva che fornisca, in fase processuale, solidi elementi di giudizio tecnico.

Geoarcheologia forense

Comprende l’applicazione di tecniche di indagine geoarcheologica (archeostratigrafia, geocronologia recente, ecc.)

Analisi dei geomateriali

I materiali lapidei e derivati sono da sempre utilizzati, sia nelle opere edili pubbliche e private sia nell’artigianato ed perfino nella realizzazione di prodotti cosmetici.  Alcuni di questi materiali devono essere analizzati secondo procedure standard e devono essere certificati, poiché devono possedere caratteristiche note, con parametri che devono rispettare precise norme di sicurezza.

Le analisi di questi materiali attraverso le analisi microstrutturali e mineralogiche, le analisi geochimiche isotopiche possono contribuire a far luce su eventuali utilizzi illegali di materiali non idonei o non in possesso di tutte le caratteristiche richieste dalle normative.

I protocolli di indagine sulla scena del crimine

Come in ogni ricerca geoscientifica, si procede innanzi tutto con la ricerca bibliografica (carte topografiche, carte geologiche e geomorfologiche) e con il sopralluogo della zona oggetto di indagine per ricostruirne geologia e geomorfologia. Tale sopralluogo quasi sempre prevede anche la raccolta di campioni di terreno, suolo, rocce, ecc., utili ai confronto e lo scatto di fotografie. In questo contesto a volte è necessario ricercare piccoli oggetti eventualmente sepolti vicino o non lontano dal corpo della vittima (es. bossoli e armi da fuoco, armi da taglio, oggetti metallici,ecc). Questo è possibile per esempio con l’aiuto di metal-detector. Alla fine del sopralluogo l’esperto redige un rapporto preliminare.

La seconda fase prevede il repertamento di tracce e microtracce di suoli, terreni i suoli, terreni, rocce e matrici geologiche, materiali organici ed inorganici da varie superfici ed in vari contesti. In questa fase l’esperto provvederà anche alla campionatura di materiali naturali e sintetici.

La terza fase può prevedere indagini di laboratorio su tracce e campioni di materiali geologici (analisi su terreni, minerali e rocce, analisi morfologiche in microscopia stereoscopica, analisi sedimentologiche, analisi del colore, analisi mineralogico-petrografiche in sezione sottile a luce polarizzata, analisi diffrattometriche a raggi X (RXD), analisi spettroscopiche Raman, analisi mediante microscopia elettronica a scansione (SEM-EDX), analisi spettroscopiche a infrarosso (FT-IR)

Ricerca e localizzazione di zone occultate e oggetti nascosti

Spesso nelle indagini investigative è fondamentale mettere in evidenza non solo zone occultate dai processi naturali (cavità naturali, pozzi, ecc. ) ma è importante anche la ricerca e la localizzazione di corpi e oggetti sepolti (cavità artificiali, fusti metallici, etc), di discariche abusive, di cave non autorizzate o aree con elevati tassi di inquinamento, ecc.

In una prima fase è necessaria anche l’analisi di fotografie aeree e satellitari per localizzare anomalie su ambiente e territorio.

In una fase successiva si procede con una serie di analisi valide a seconda dei casi che si presentano:

  • ricerca e localizzazione di oggetti occultati in ambiente subacqueo
  • analisi GPR (Ground Penetrating Radar o georadar) e TDR (Time Domain Reflectometry)
  • tecniche di elaborazione di radargrammi e mappe a varie profondità
  • analisi geofisiche

Ricerche a supporto di indagini contro i reati ambientali

Le investigazioni prevedono, ricerche su l’inquinamento delle diverse matrici ambientali (aria, acqua, roccia) e determinazioni dell’origine e della tipologia dei contaminanti, sui processi di interazione tra i contaminanti oltre ad analisi geochimiche quali-quantitative su micro-campioni solidi e fluidi ed analisi isotopiche.

Ricerche a supporto di indagini contro le sofisticazioni nel campo dei materiali e delle merci

In una prima fase l’esperto dovrà scegliere quali tecniche di analisi utilizzare optando fra metodologie invasive o non invasive e quindi stabilire se procedere o meno al repertamento di campioni.

Le analisi specifiche prevedono:

  • collaudi di materiali lapidei, lastre e blocchi
  • analisi di polveri incognite
  • analisi di materiali naturali e sintetici
  • analisi di materiali da costruzione
  • analisi di metalli preziosi e gemme
  • Diffrattometria a raggi x (XRD)
  • Spettroscopia Raman
  • Microscopia elettronica a scansione (SEM-EDX)
  • Spettroscopia infrarosso (FT-IR)
  • Analisi dii provenienza
  • Datazioni di rocce o singoli minerali (es. metodi K-Ar, U-Th, ecc.), oppure di materiale organico (es. metodi del 14C o termoluminescenza)

Ricerche a supporto di indagini per la determinazione delle responsabilità civili e penali nel campo delle costruzioni ed delle opere di ingegneria

Le analisi prevedono la verifica e valutazione delle cause geotecniche e/o strutturali di collassi o cedimenti di manufatti e dei fenomeni franosi non naturali.

 

 

 

 

Fonte: Geologiaforense.com

3 COMMENTS

  1. Si prega di citare le fonti bibliografiche per mezzo delle quali è stato possibile redigere il testo sulla geologia forense.

    • Gentile dott.ssa Di Maggio, il sito è in costruzione e pertanto alcune pagine non risultano ancora completate. Nel prosieguo, come abbiamo appena fatto, provvederemo ad indicare ogni singola fonte. Cordiali saluti

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