Pirite FeS2
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Sistema Cristallino: isometrico o monometrico
Gruppo cristallino: cubico
Classe: Diacisdo-decaedrica
Gruppo: Gruppo della Pirite
Polimorfo: Marcasite
Struttura pura della pirite
Proprietà sensoriali
Aspetto
La pirite si presenta in cristalli ben formati a volte geminati di compenetrazione di due pentagonododecaedri. È possibile trovarla anche in aggregati microgranulari, fibroso-raggiati, dentritici, etc. I cristalli presentano spesso una patina di limonite.
Caratteristiche ottiche
Lucentezza: metallica
Trasparenza: opaca
Colore: giallo ottone pallido
Colore della polvere: nero, grigio scuro
Note: nd
Caratteristiche meccaniche
Durezza: 6,0 – 6,5
Tenacità: fragile
Sfaldatura: assente, indistinta su {001}
Frattura: concoide
Caratteristiche elettriche-magnetiche
Conducibilità elettrica: nd
Note: Magnetica per la presenza del ferro
Caratteristiche termiche: nd
Conducibilità termica: nd
Caratteristiche chimico-fisiche
Solubilità: insolubile in acqua acido cloridrico, solubile in acido nitrico, con separazione di zolfo. Trattando la pirite con H2O2 si ottiene zolfo colloidale (questo costituisce un carattere distintivo della marcassite).
T di fusione: nd
Peso specifico: 4.8 – 5,0 g/cm3
Note: Le concrezioni di pirite si ossidano lentamente in un ambiente umido rilasciando acido solforico. Alla fiamma del cannello la pirite brucia svolgendo H2S e dando un residuo magnetico ovviamente ferroso. Riscaldata nel tubo chiuso produce un sublimato di zolfo.
Ambiente di formazione e giacitura
Minerale molto comune che si rinviene in varie formazioni geologiche dai depositi sedimentari alle vene idrotermali o come costituente delle rocce metamorfiche. Si rinviene anche come minerale di sostituzione in molti fossili, sedimentati in ambiente riducente.
- Minerali di ferro
- solfuri di ferro
- Rocce ignee cristalline esotiche ultrapotassiche
- Borengite
- Rocce sedimentarie clastiche
- arenarie
- grovacche
- grovacche silicatiche
- Rocce metamorfiche
- Rocce metasedimentarie – metaevaporiti
- Lapislazzuli
- Rocce metamorfiche di grado da molto basso a basso
- Ardesia piritica
- Ardesia piritica
- Ardesia piritica
- Rocce metasomatiche
- Beresite
- Listvenite
- Rocce metasedimentarie – metaevaporiti
- Rocce extraterrestri impattiti da impatto multipli
- Regolite antiurto litificata (breccia) – Breccia basaltica marziana
Nella pirite si trovano comunemente sia quantità di nichel, tanto da formare una serie con la Vaesite che ha fra i suoi membri la Bravoite, sia quantità di As formando, allo stesso modo una serie con la arsenopirite. Infine esiste una pirite ricca invece di Pb. La pirite può contenere anche oro (pirite aurifera).
In passato questo minerale veniva scambiato per oro tanto che veniva chiamato “oro degli sciocchi”. Tuttavia la pirite è molto più leggera dell’oro e non può essere graffiata, a differenza dell’oro nativo, con il metallo di un coltellino.
Varietà di pirite
- Pirite-Ag (ricca in Ag, probabilmente una miscela)
- Pirite-As (ricca in As e spesso zonata)
- Pirite ricca in Co
- Pirite ricca in CO-Ni (detta di Vernadsky)
- Pirite ricca in Cu (dove il rame sostituisce il ferro nelle celle della struttura)
- Pirite-Cu ( pirite cpm una certa quantità di rame)
- Pirite “piuma” (Pseudomorfi a forma di piuma di pirite a grana fine)
- Gelpirite (ricca in As)
- Pirite aurifera (ricca in Au, si tratta di una miscela con inclusioni di oro nativo).
- Pirite epatica (color fegato con marcasite)
- Pirite-Ni /varietà ricca di Ni)
- Telaspyrine (ricca in Te, probabilmente una miscela)
- Pirite-As-Tl (ricca in As e Tl)
Associazioni
In associazione con: Quarzo, Calcite, Sfalerite, Dolomite, Siderite, Galena, Fluorite, Calcopirite, Barite, Rodocrosite
Località
ASIA
- CINA
- TURCHIA
AMERICA
- USA, CANADA
- PERU’
EUROPA
- AUSTRIA, ITALIA, SPAGNA, FRANCIA, GRECIA GERMANIA
- RUSSIA, KOSOVO
- UK, IRLANDA, NORVEGIA
AFRICA
- nd
OCEANIA
- nd
Utilizzo
In passato veniva utilizzata per l’estrazione del ferro che risultava operò svantaggiosa per le quantità di zolfo che permanevano nella matrice.
L’utilizzo più comune è quello consistente nella produzione di acido solforico.
Tossicità
Alcune pirite a grana fine sono metastabili e possono alterarsi in melanterite, che contiene acido solforico. E’ necessario lavarsi sempre le mani dopo la manipolazione, in particolare il materiale decrepito. Evitare di inalare la polvere durante la manipolazione o la rottura. Non leccare o ingerire mai. Le varietà ricche in As sono ovviamente tossiche.
legenda: nd = nessun dato disponibile al momento, nc = informazioni non disponibili
Fonte – mindat.org